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Gestione rifiuti: fase meno 1?

Proprio alla vigilia di una mesta “Festa del lavoro”, come se non bastasse la pandemia a bloccare praticamente gran parte delle attività produttive, e si cerca (prova?) a passare ad una Fase 2 per vedere se e come poter riprendere, magari – si spera – con una visione più lungimirante ed attenta all’ambiente ed alle risorse (molto interessante l’articolo di Lucrezia Reichlin “Per una società più resiliente”, sul “Corriere” del 26 aprile), c’è chi invece, imperterrito, vorrebbe dare ad esse il colpo di grazia, una sorta di Fase meno 1, in cui le imprese (ovvero gli “inquinatori”) devono essere ritenute responsabili fino alla fine dei tempi per qualunque attività venga svolta sui rifiuti (sempre “pericolosi”) da loro prodotti da soggetti debitamente autorizzati (e pertanto “delinquenti loro e chi li ha autorizzati”). E l’amor di tesi per alcuni batte qualunque sentimento ed afflato emotivo, a costo di basarsi su teorie assolutamente inaccettabili e contrarie alla stessa legge.

Volete un esempio? Vi consiglio la lettura di questo mio articolo sui limiti alla responsabilità del produttore del rifiuto e ditemi poi cosa ne pensate!

Per il resto registro con soddisfazione il successo che sta ottenendo la nostra Formazione da remoto e vi segnalo non solo il prossimo MASTER DIRITTO AMBIENTALE a distanza (dal 7 maggio) e quello per ESPERTO AMBIENTALE (dal 10 giugno), ma anche i prossimi WEBINAR: Installatore e Manutentore: trasporto e gestione dei rifiuti (25 maggio); Responsabile Tecnico Albo gestori: disposizioni, adempimenti e responsabilità (3 giugno) e Sicurezza lavoro: corso formazione lavoratori (parte generale) (28 maggio).

Buona festa del Lavoro!

Alla prossima settimana!

Stefano Maglia

s.maglia@tuttoambiente.it

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