20/02/2020
di Stefano Maglia
Green economy, green jobs o green washing?
Care/i web-lettrici/lettori,
Green economy, green jobs o green washing?
Diamo un po’ di numeri. Una recentissima ricerca di ItalyPost con Fondazione Symbola ci dice che, solo nel nostro Paese, nel 2019 siamo giunti a circa 3.100.000 green jobs, con oltre 500.000 nuovi contratti solo in quell’anno.
Inoltre ci informa che oltre 432.000 imprese hanno effettuato eco-investimenti nel periodo 2015-2019.
Ancora. Per Federmanager la circular economy potrebbe portare mezzo milione di nuovi posti di lavoro nei prossimi 10 anni, ma “solo con nuove competenze”.
Dall’altro lato, un’altra indagine – di Two Sides – segnala che ci sono tantissime aziende che sono state costrette a rimuovere dichiarazioni di qualità ambientale non veritiere sempre nel 2019 (fake green?).
Ecco, distinguere le vere professionalità, impegni, qualità e proposte non è certo facile.
Ma questa green wave non può e non deve arrestarsi.
Ma come si fa a diventare, riconoscere e consolidare questa qualità, a fronte di professioni non definite, di indicatori fragili e di proposte non verificabili?
Ecco, la qualità è la parola giusta.
E diventare professionisti ambientali che possono ambire a cavalcare quest’onda verde si può – si deve! – ma come?
Per esempio formandosi per diventare veri esperti ambientali frequentando i MASTER di TuttoAmbiente per Esperto ambientale, Waste manager, Hse manager e consulente ambientale, Legale ambientale, i quali tutti, finalmente, possono anche concedere crediti formativi per ingegneri e per RSPP.
Non perdete tempo e denaro! Per diventare veri professionisti della green economy, fatevi aiutare solo dai veri esperti ambientali!
Alla prossima settimana!
Stefano Maglia
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