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Attività di verniciatura veicoli senza autorizzazione e confisca degli attrezzi

Categoria: Aria
Autorità: Cass. Pen. Sez. III
Data: 16/03/2020
n. 10091

I macchinari siti all’interno del luogo di lavoro ove si è svolta attività di riparazione e verniciatura di veicoli esercitata senza la prescritta autorizzazione per le emissioni in atmosfera (nella specie, attrezzi da lavoro e forno di verniciatura) non possono rientrare tra i beni per i quali ricorre, ai sensi dell'articolo 240 del codice penale, la confisca obbligatoria. Non si tratta, infatti, di cose la cui fabbricazione, uso, porto, detenzione o alienazione costituisce reato, quanto piuttosto di cose che servirono o furono destinate a commettere il reato, con la conseguenza che la confisca, trattandosi non di confisca obbligatoria ma facoltativa, andava motivata in relazione alla configurabilità di un nesso strumentale tra i macchinari e/o le attrezzature ed il reato, in maniera da potersi desumere la possibilità di ripetizione dell'attività criminosa.

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Leggi la sentenza

  Ritenuto in fatto   C. M. ricorre per cassazione impugnando la sentenza con la quale il tribunale di Nola lo ha condannato, con la concessione delle attenuanti generiche, alla pena di duecento euro di ammenda, ordinando la confisca e la distruzione del forno di verniciatura e delle attrezzature in sequestro, trattandosi di corpo del reato. All'imputato era stato contestato il reato previsto dall'articolo 279, comma 1, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 perché, in qualità di titolare dell'impresa di fatto sita in San Giuseppe Vesuviano, svolgeva attività di riparazione e verniciatura di veicoli senza la prescritta autorizzazione…
La sentenza completa è disponibile su Membership TuttoAmbiente

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