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Tu chiamale se vuoi…ecosanzioni

Pochi giorni fa è entrata in vigore la L. 137/03 che, tra l’altro, ha operato alcuni – insufficienti – ritocchi al settore delle sanzioni in materia ambientale. Tra questi si segnalano:

  • l’abbandono di rifiuti commesso da privati, assume natura di reato contravvenzionale;
  • sono precisate le aggravanti dell’inquinamento ambientale e del disastro ambientale prodotti in un’area protetta o vincolata;
  • le pene per il reato di incendio boschivo di cui all’art. 423 bis c.p sono aumentate;
  • viene estesa la lista di delitti per i quali è possibile la c.d. confisca allargata di cui all’art. 240 bis c.p.;
  • viene modificato l’art. 30 della Legge 11 febbraio 1992, n. 157 relativa alla protezione della fauna selvatica

Tutto ok, ma tutto qui?

Rammento le tre principali finalità delle sanzioni ambientali evidenziate dalla fondamentale Dir. UE n. 99/2008: efficaci, proporzionate, dissuasive. Ne siamo certi, dopo 8 anni dalla legge 68 sugli ecoreati? Vogliamo dare un’occhiata alle sanzioni su emissioni e inadempimento prescrizioni rifiuti?

Vi voglio in proposito invitare a dare un’ occhiata a questo mio video su Il punto sugli Ecoreati, ma specialmente ad iscrivervi alla prossima edizione del MASTER DIRITTO E GESTIONE AMBIENTALE, in partenza il 10 novembre (con crediti per avvocati ed ingegneri).

Sarà, tra l’altro, un’occasione unica per interagire con i massimi esperti italiani di diritto ambientale, ed inoltre per assistere ad un una tavola rotonda con il Presidente di sezione della Corte di Cassazione Luca Ramacci che discuterà con me e con i partecipanti di Ecoreati!

Ultimi posti disponibili! Vi aspetto.

Alla prossima settimana!

Stefano Maglia

s.maglia@tuttoambiente.it

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