Attualizzato il Protocollo di Goteborg del 1999 relativo alla riduzione delle emissioni di inquinanti atmosferici a livello mondiale. Con la Decisione (UE) 2017/1757 del 17 luglio 2017, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione del 27 settembre, il Consiglio dell’Unione Europea ha infatti approvato una serie modifiche che rafforzano le disposizioni contenute sia nel testo Protocollo sia nei relativi allegati, stabilendo impegni nazionali di riduzione delle emissioni più rigorosi per zolfo, ossidi di azoto, composti organici volatili non metanici e ammoniaca, applicabili a partire dal 2020, ed introducendo un quinto inquinante, il particolato fine, pericoloso per il suo ruolo di notevole contribuzione al riscaldamento globale dato dalla capacità di ritenere il calore. Alla luce di tali modifiche è stata integrata, adeguando gli impegni di riduzione per ciascuno Stato membro dal 2020 al 2029, anche la direttiva 2016/2284 (cosiddetta NEC, National Emission Ceilings), che stabilisce riduzioni più ambiziose a partire dal 2030. Si tratta di un’ulteriore tappa verso l’obiettivo di migliorare a lungo termine la tutela della salute umana e dell’ambiente dall’inquinamento atmosferico transfrontaliero, con la quale l’Unione ribadisce i propri impegni internazionali. (LM)

 


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