Arriva uno strumento in più sul fronte della tutela ambientale: il 5 gennaio 2018, a Roma, ISPRA ed Arma dei Carabinieri hanno firmato un Protocollo d’Intesa che, in realtà, ufficializza e fortifica una collaborazione in parte già attiva in alcuni territori, rendendola, oggi, attiva sull’intero territorio nazionale.

Suo tramite, ISPRA e Carabinieri si impegnano ad unire le forze e, ciascuno nell’ambito delle proprie competenze, a contribuire per tradurre in azioni concrete tutte quelle conoscenze e competenze finora maturate in campo ambientale. Nasce, così, una strategia condivisa finalizzata all’ottimizzazione delle attività di tutela ambientale.

Questi i principali contenuti del Protocollo appena firmato: vigilanza, controlli, ricerca e monitoraggio, prevenzione ed ispezione, ma anche aggiornamento professionale, informazione, comunicazione e scambio dei dati su tutte le matrici ambientali, dal ciclo dei rifiuti alla conservazione della biodiversità, dalle aree marine protette ai siti contaminati, dalle aree agricole e forestali alla cartografia del territorio, attraverso l’utilizzo dei dati satellitari.

L’ISPRA, da parte sua, forte del coordinamento del sistema nazionale per la protezione dell’ambiente (SNPA), metterà a disposizione tutti gli strumenti, le conoscenze e le risorse di cui dispone a livello nazionale, che l’Arma dei Carabinieri, la più grande polizia ambientale d’Europa, tradurrà in azioni concrete: controlli per la prevenzione degli illeciti ambientali; sviluppo di attività per fronteggiare emergenze ambientali e per la valutazione del danno; controlli del commercio di specie ittiche illegali e di attività legate alla contraffazione in ambito ittico; sviluppo di programmi di monitoraggio ambientale per contrastare i fenomeni legati ai cambiamenti climatici; attività di informazione ambientale presso le scuole.

Una strategia trasversale, che associa la protezione e conservazione dell’ambiente anche all’informazione dei cittadini, alla diffusione, cioè, per citare il Comandante dell’Arma, di una “sempre maggiore cultura della legalità ambientale”. (LM)


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