Si è tenuto a Piacenza il 26 gennaio 2015 il primo corso di Efficientamento Energetico a cura dell’ Ing. Antonella Fabri, vice presidente di ASSIEA. L’obiettivo del corso è stato, certamente, quello di sottolineare l’importanza dell’Audit energetico e della diagnosi energetica di un edificio o di un’industria per individuare misure di miglioramento dell’efficienza energetica, sia da un punto di vista tecnico (miglioramento delle prestazioni ambientali e tutela delle risorse naturali) che economico (riduzione dei costi e maggiore competitività sul mercato), al fine di certificare il proprio sistema di gestione dell’energia secondo la norma UNI CEI EN ISO 50001:2011 “Sistemi di gestione dell’energia – Requisiti e linee guida per l’uso”, versione italiana della norma internazionale ISO 50001 (ottobre 2011).
Dopo un’introduzione sul quadro normativo comunitario, orientato principalmente alla promozione dell’efficienza energetica, al fine di ridurre i consumi di energia e migliorarne l’impiego, attraverso, la progettazione ecocompatibile, il potenziamento della cogenerazione, il finanziamento dell’energia sostenibile e un’etichettatura dei prodotti più dettagliata in merito ai consumi energetici, l’analisi si è concentrata sugli obblighi e prescrizioni previsti dal D.lgs n. 102 del 4 luglio 2014, di attuazione alla Direttiva (UE) n. 27 del 2012, in materia di efficienza energetica.
Tra questi si segnala la prescrizione per le grandi imprese e le imprese energivore, meglio individuate nel decreto, di eseguire una diagnosi energetica nei siti produttivi localizzati nel territorio nazionale entro il 5 dicembre 2015 e successivamente ogni 4 anni, a pena di sanzione amministrativa. Tale diagnosi dovrà essere condotta da soggetti certificati: società di servizi energetici, esperti in gestione di energia (EGE) o auditori energetici. Per i privati è opportuno ricordare che è resa obbligatoria negli edifici con sistemi centralizzati di riscaldamento, di raffreddamento o di fornitura di acqua calda la contabilizzazione dei consumi individuali e la suddivisione delle spese secondo i consumi effettivi. E’ altresì previsto il “Fondo nazionale per l’efficienza energetica” per favorire gli interventi per la riqualificazione energetica degli edifici della P. A. e per la riduzione dei consumi di energia nei settori dell’industria e dei servizi. (RT)


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