Si intitola “Advancing towards zero waste” (Verso zero rifiuti) la Dichiarazione di guerra ai rifiuti che vanta, attualmente, l’adesione di 23 città nel mondo, tra le quali è Milano l’unica italiana. La Dichiarazione è promossa dalla rete internazionale C40, che connette più di 90 tra le più grandi città del mondo impegnate nella lotta al cambiamento climatico, in rappresentanza di ben 650 milioni di persone e di un quarto dell’economia globale. In particolare, la rete C40, presieduta della sindaca di Parigi Anne Hidalgo, si propone di guidare l’azione urbana verso la riduzione delle emissioni di gas serra e il miglioramento delle condizioni di vita dei cittadini.

Come riportato nel Comunicato Stampa della rete C40, con la Dichiarazione Verso Zero Rifiuti si intende raggiungere, entro il 2030, il taglio del 15% della quantità di rifiuti prodotti da ogni cittadino, rispetto ai dati del 2015, il dimezzamento degli scarti avviati a discarica o negli inceneritori, anche questo con riferimento ai dati del 2015, e l’aumento fino al 70% del tasso di riciclo: si parlerebbe, allora, di un taglio di almeno 87 milioni di tonnellate di rifiuti.

Nello specifico, le città firmatarie implementeranno piani ed azioni volti alla riduzione degli sprechi alimentari, diminuendo le perdite lungo la catena di produzione e di approvvigionamento, riducendo al minimo la produzione di eccedenze alimentari e facilitando la donazione e i sottoprodotti alimentari sicuri per la produzione di mangimi. Si tratterà, inoltre, di implementare la raccolta separata alla fonte per gli scarti alimentari e altre sostanze organiche. Altro tema oggetto della Dichiarazione è quello della promozione della responsabilità estesa del produttore, degli appalti sostenibili, verso la riduzione o il divieto dell’utilizzo della plastica monouso e non riciclabile, migliorando la riparabilità e la riciclabilità delle merci. Ma anche aumentare la riduzione, il riutilizzo, il recupero e il riciclaggio di materiali da costruzione e demolizione, nonché la consapevolezza, la portata e l’inclusione di programmi e politiche di riduzione, riutilizzo e riciclaggio per tutte le comunità e i quartieri, investendo in comunicazione in tutta la città, offrendo risorse in più lingue e assicurando che i benefici siano distribuiti equamente tra la popolazione cittadina.


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