L’Italia è stata condannata dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea al pagamento di pesanti sanzioni pecuniarie in conseguenza del mancato rispetto della normativa UE sui rifiuti.
La pronuncia, resa nell’ambito della causa n° C-196/13, ha ad oggetto il mancato rispetto di una precedente sentenza della Corte, risalente al 2007, che aveva accertato l’inadempimento italiano alle Direttive comunitarie sui rifiuti, sui rifiuti pericolosi e sulle discariche di rifiuti. La Corte ha pertanto condannato l’Italia a versare una penalità semestrale, a partire da oggi e fino all’esecuzione della sentenza del 2007, che sarà calcolata, per quanto riguarda il primo semestre, a partire da un importo iniziale di 42.800.000 euro. Da tale importo saranno detratti 400.000 euro per ciascuna discarica contenente rifiuti pericolosi messa a norma e 200.000 euro per ogni altra discarica messa a norma. Per ogni semestre successivo, la penalità sarà calcolata a partire dall’importo stabilito per il semestre precedente detraendo i predetti importi in ragione delle discariche messe a norma in corso di semestre.
Si tratta della sanzione più pesante mai inflitta dalla Corte di Giustizia ad uno Stato dal 1992 ad oggi. (GG)


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