24/02/2016
Economia Circolare
Il sottosegretario Velo: “Italia leader in economia circolare, grazie anche al Green Public Procurement”
Il Sottosegretario al Ministero dell’Ambiente, Silvia Velo, intervenendo nell’ambito del convegno “Il ruolo del Gpp per le strategie di politica ambientale alla luce del “collegato ambientale””, tenutosi a Roma il 23 febbraio scorso, ha ribadito che “L’economia circolare, di cui il nostro Paese è leader, si basa sullo sviluppo del riuso e riciclaggio di materiali e prodotti, riducendo così il prelievo di risorse naturali e materie prime dall’ambiente. Un uso efficiente delle risorse, infatti, rappresenta la chiave di volta della nuova strategia europea definita nel recente “Piano di azione” per l’economia circolare che il Parlamento Europeo si appresta a discutere”.
Secondo il Sottosegretario “E’ evidente che un uso migliore delle risorse da parte del mercato non si attiva per legge, ma deve essere il frutto di segnali di prezzo, incentivi e disincentivi. Un’impostazione che in questa fase assume una particolare importanza se vogliamo che la strategia si trasformi in fatti e non rimanga un’indicazione astratta di buone intenzioni. Non a caso il “pacchetto” economia circolare affianca agli obiettivi di riciclaggio contenuti nelle direttive rifiuti ed imballaggi, una serie di misure di sostegno all’economia circolare, senza le quali sarà difficile raggiungere gli stessi obiettivi. Fra questi, uno dei principali è proprio il Green Public Procurement, strumento introdotto dalla Commissione Europea fin dal 2008, strettamente legato agli indirizzi in materia di progettazione, ecodesign ed etichettatura. Da un lato, dunque, incentivi, fondamentali per lo sviluppo dell’economia circolare, e dall’altro gli appalti verdi con l’obbligatorietà degli acquisti sostenibili nella Pubblica Amministrazione ovvero il Green Public Procurement (GPP)”.
La Pubblica Amministrazione, ha evidenziato Velo, contribuisce al conseguimento degli obiettivi ambientali di riduzione dei gas che alterano il clima, tramite l’inserimento nella documentazione delle gare delle specifiche tecniche e delle clausole contrattuali contenute nei decreti di adozione dei relativi Criteri Ambientali Minimi. (GG)