Sulla Gazzetta Ufficiale del 2 novembre 2019 è pubblicata la L. 128 del 2 novembre (in vigore dal giorno successivo), ovvero la legge di conversione del DL. 3 settembre 2019, n. 101, “recante disposizioni urgenti per la tutela del lavoro e per la risoluzione di crisi aziendali”, la quale, all’art. 14 bis, contiene la riforma della “cessazione della qualifica di rifiuto”, comunemente identificata come “End of waste”.

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Dunque dopo soli pochi mesi (da giugno 2019) dalla sciagurata precedente “riforma” dell’art. 184 ter T.U.A. conseguente alla altrettanto sciagurata sentenza del Consiglio di Stato del febbraio 2018, il legislatore cerca di dare una risposta più convincente e “sensata” alla drammatica situazione che si è venuta a creare nel nostro Paese per ciò che concerne uno dei cardini della “circular economy”, ovvero il recupero dei rifiuti.

Luci ed ombre? Sicuramente sì. Ma quali luci e quali ombre?

Per un ampia analisi di questa riforma si rinvia al commento di Stefano Maglia

Per una trattazione completa, aggiornata ed autorevole di tutta la corretta gestione dei rifiuti si segnala il MASTER GESTIONE RIFIUTI che inizierà a Milano il prossimo 13 dicembre.


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