“Le previsioni dei fabbisogni occupazionali formulate da Unioncamere in collaborazione con Anpal indicano come, nei prossimi cinque anni (dal 2022 al 2026), la richiesta di personale in possesso di competenze e sensibilità rispetto al tema ambientale potrà arrivare a 2,5 milioni di occupati”.

Così si legge in un articolo del Sole 24 ore del 20 giugno che riporta i dati emersi da questo autorevole rapporto, che conferma la necessità di una formazione autorevole e mirata.

Troppi sono coloro che si affidano alla cieca a “formatori” dell’ultimo minuto, senza alcuna competenza adeguata. Anzi, accade di frequente di imbattersi in “corsi” in cui non si capisce nemmeno chi sono docenti o – se va bene – sono dei perfetti sconosciuti carneadi.

Un consiglio? Così si esprime un partecipante alla ultima edizione (39°!) del nostro Master ESPERTO AMBIENTALE (la prossima dal 7 ottobre):

Colgo l’occasione per ringraziare e complimentarmi con tutti i docenti, che ho avuto il piacere di conoscere durante il Master Esperto Ambientale. Un’esperienza, al contempo, impegnativa ed eccezionale per l’alto contenuto di professionalità vissute nel corso delle varie sessioni e che consiglierei a tutti coloro che abbiano l’ambizione di diventare esperti o consulenti in materia ambientale.

Mi ha aiutato a chiarire molti aspetti di applicazione pratica nella nostra realtà aziendale e ovviamente generato curiosità e dubbi su altri a me sconosciuti in materia di diritto ambientale, procedimenti autorizzativi, gestione dei rifiuti , bonifiche, e sistemi di gestione ambientale”. (G. Petitti, HSE Manager, RWE Renewables Italia).

 


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