Beat Plastic Pollution” è lo slogan della Giornata Mondiale dell’Ambiente del 2018, incentrata sulla guerra all’inquinamento da plastica e, specialmente, alla plastica monouso: “If you can’t reuse it, refuse it” (se non puoi riutilizzarlo, rifiutalo).

La tematica, più attuale che mai, riguarda tutti noi, cittadini e imprese, diventati troppo dipendenti dalla plastica usa e getta: come riporta il portale dedicato alla Giornata Mondiale dell’Ambiente, in tutto il mondo ogni minuto vengono acquistate 1 milione di bottiglie di plastica da bere, ogni anno usiamo fino a 5 trilioni di sacchetti di plastica usa e getta e, in totale, il 50 percento della plastica che usiamo è monouso.

Quasi un terzo delle confezioni di plastica finisce per intasare le strade della città e inquinare l’ambiente naturale. Ogni anno, 13 milioni di tonnellate di plastica finiscono nei nostri oceani, soffocando le barriere coralline e minacciando la fauna marina, per poi impiegare 1.000 anni prima di disintegrarsi.

 

Tutti possiamo apportare cambiamenti nella nostra vita quotidiana per ridurre l’inquinamento plastico nei nostri mari, nella nostra fauna selvatica e, di conseguenza, nella nostra salute. Possiamo chiedere a bar e ristoranti di smettere di usare cannucce di plastica, portare la nostra tazza di caffè al lavoro e la nostra borsa della spesa al supermercato, fare pressioni sulle autorità locali per migliorare il modo in cui gestiscono i rifiuti della nostra città, e sui fornitori di alimenti perché utilizzino confezioni non in plastica.

 

In quest’occasione Greenpeace chiede interventi per la riduzione della produzione e immissione sul mercato di plastica usa e getta: “In tutto il mondo, migliaia di persone si battono quotidianamente contro l’inquinamento da plastica, ma questa crisi ambientale necessita di interventi urgenti e azioni concrete per ridurre la produzione e il consumo di plastica monouso“, sottolinea Graham Forbes, responsabile della campagna plastica di Greenpeace. Non basta l’attivismo dei singoli cittadini: occorre prevenire, ridurre la produzione di questa plastica.

L’intento della campagna “Beat Plastic pollution” è proprio quello di stimolare proposte alternative alla plastica monouso, soprattutto con lo sviluppo di nuovi materiali.

 

Queste, infine, le parole del neo- Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa: “Bisogna partire da qui, e cambiare radicalmente il paradigma economico che regola le nostre scelte individuali e le nostre politiche. Oggi, nella Giornata Mondiale dell’Ambiente, combattere la plastica è una sfida globale che ci riguarda tutti, uno ad uno. Iniziamo il nostro percorso al Ministero dell’Ambiente studiando una strategia economica e culturale per iniziare, a monte, a ridurre la produzione di plastica e imballaggi inutili. Ci stiamo rimboccando le maniche per questo!“.


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