Dal 6 settembre 2017 entrerà in vigore il decreto 23 marzo 2017, attuativo della Direttiva 2014/94/UE del 22 ottobre 2014 contenente le misure per la realizzazione di un’infrastruttura per i combustibili alternativi, che consenta di ridurre la dipendenza dal petrolio e di attenuare l’impatto ambientale nel settore dei trasporti.

2017310174920 La direttiva stabilisce i requisiti minimi per la costruzione dell’infrastruttura, trattando anche dei punti di ricarica per veicoli elettrici e i punti di rifornimento di gas naturale (GNL e GNC) e idrogeno, rimandandone, appunto, l’attuazione agli Stati membri. A tal proposito, il decreto adottato dai Ministri dello Sviluppo Economico e dell’Economia e delle Finanze prevede (secondo quanto richiesto all’art. 3 del D. L.vo del 16 dicembre 2016, n. 257, anch’esso attuativo della Direttiva) che le spese per la realizzazione e la verifica di impianti e di infrastrutture energetiche dal valore inferiore a 5 milioni di euro, e per le relative istruttorie tecniche e amministrative, anche finalizzate alle attività di dismissione, sono a carico dei soggetti richiedenti, ai quali è richiesto un contributo, da versare all’entrata del bilancio dello Stato, equivalente all’1 per mille del valore delle opere da realizzare, e comunque fissato nel valore minimo di 500 euro. (LM)

 


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