Da un’indagine condotta dall’associazione EuroAcustici, specialisti in acustica ambientale, è emerso che i rumori molesti più fastidiosi sono quelli prodotti dall’ambiente circostante delle case, specialmente dai vicini, dalle attività commerciali e dai locali sotto casa. Il rumore alto della tv, il vociare, il calpestio coi tacchi, così come climatizzatori e frigoriferi, disturbano il sonno e diventano motivo di stress e malattie, tanto che il rumore del traffico, principale fonte fisica dell’inquinamento acustico, viene a collocarsi in posizione secondaria! Non si tratta di errori o vuoti normativi: la legislazione sull’inquinamento acustico c’è, ed è aggiornata, ma viene costantemente disattesa, anche per effetto di una diffusa ignoranza tra i cittadini. Basti pensare, ad esempio, che la perizia tecnica che provi che l’isolamento acustico dell’edificio non risponde ai requisiti di legge (DPCM 5 dicembre 1997) consente di ottenere dal costruttore, a titolo di danno non sanabile, un risarcimento compreso tra il 20% e il 30% del valore dell’immobile. Se, invece, la causa del fastidio è legata ad un’attività per la quale è prevista un’autorizzazione amministrativa, al controllo effettuato dall’Agenzia Regionale per l’ambiente, previa denuncia al sindaco (allegando la perizia che documenta l’illecito), potrà seguire una sanzione di 1.035 euro per il rispristino della normalità. Del resto, è sempre importante, e pratico, conoscere la normativa, specialmente in assenza di cordiali rapporti di vicinato. (LM)


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