Anche se la qualità dell’aria in Europa sta migliorando, l’inquinamento atmosferico rimane il principale fattore ambientale di rischio per la salute umana, riduce la qualità della vita ed è la causa stimata di 467.000 decessi prematuri l’anno in tutto il continente.

E’ quanto emerge dal rapporto sulla “Qualità dell’aria in Europa 2016”, pubblicato dall’Agenzia Europea dell’ambiente lo scorso 23 novembre.

In questo documento, focalizzato sullo stato della qualità dell’aria nel periodo dal 2004 al 2015 ed elaborato sulla base dei dati provenienti dalle stazioni di monitoraggio situate in varie città d’Europa, sono analizzati i progressi registrati ai fini del soddisfacimento delle condizioni poste dalle Direttive UE sulla qualità dell’aria, nonché gli effetti stimati dell’inquinamento atmosferico sulla salute umana e sugli ecosistemi. Nel rapporto si fa riferimento, tra l’altro, all’esposizione a PM2.5 (particolato) e NO2 (biossido di azoto).

“E’ chiaro che i governi locali e regionali svolgono un ruolo centrale nella ricerca di soluzioni” al problema, ha commentato il Commissario europeo all’ambiente Karmenu Vella, auspicando per oggi un voto positivo del Parlamento europeo sui nuovi tetti alle emissioni inquinanti. (SB)


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