Il Ministero dell’Ambiente ha adottato il D.M. 15 luglio 2016, n. 173 “Regolamento recante modalità e criteri tecnici per l’autorizzazione all’immersione in mare dei materiali di escavo di fondali marini.”(GU Serie Generale n.208 del 6-9-2016 – Suppl. Ordinario n. 40).
Il provvedimento determina le modalità per il rilascio dell’autorizzazione per l’immersione in mare dei materiali di escavo di fondali marini o salmastri o di terreni litoranei emersi (art. 109, co. 2 D.Lgs. 152/2006), i criteri omogenei a livello nazionale per il riutilizzo di tali materiali, la gestione dei materiali provenienti dal dragaggio delle aree portuali e marino costiere non comprese in siti di interesse nazionale nonché la gestione dei materiali provenienti dai siti di interesse nazionale risultanti da operazioni di dragaggio nelle aree portuali e marino costiere, al di fuori di detti siti.
Secondo quanto previsto dallo stesso decreto, a decorrere dalla sua entrata in vigore (21 settembre2016) sono abrogate tutte le norme tecniche già contenute nel D.M. del 24 gennaio 1996 (restano salve, tuttavia, le disposizioni in esso contenute che siano connesse alle attività di movimentazione di sedimenti marini per la posa in opera di cavi e condotte sottomarine). (SB)


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