Il D.L. 30 dicembre 2023, n. 215 (Disposizioni urgenti in materia di termini normativi) art. 12 reca una serie di proroghe di termini in materie di competenza del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica (MASE).

Tra le altre, si segnalano la proroga al 1° gennaio 2025 del termine per l’adozione dei decreti ministeriali volti a effettuare la ricognizione e la riperimetrazione dei siti contaminati attualmente classificati di interesse nazionale ai fini della bonifica e la proroga al 30 giugno 2024 del termine entro il quale le Regioni e le province autonome territorialmente competenti devono autorizzare il riutilizzo a scopi irrigui in agricoltura delle acque reflue depurate prodotte dagli impianti di depurazione, al fine di affrontare la crisi idrica.

Si segnala inoltre la nuova proroga (rispetto a quella contenuta nel Decreto Milleproroghe dell’anno scorso) concernente l’adeguamento ai criteri di cessazione della qualifica di rifiuto per i rifiuti inerti da costruzione e demolizione e per altri rifiuti inerti di origine minerale: l’art. 8, c. 1 (norme transitorie e finali) del D.M. 27 settembre 2022, n. 152 (ovvero il Regolamento che disciplina la cessazione della qualifica di rifiuto dei rifiuti inerti da costruzione e demolizione e di altri rifiuti inerti di origine minerale, ai sensi dell’articolo 184-ter, comma 2, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152) viene, infatti, nuovamente modificato. Nelle more dell’entrata in vigore del nuovo regolamento end of waste sui rifiuti da costruzione e demolizione, i termini per l’adeguamento delle autorizzazioni ai contenuti del D.M. 152/22 saranno prorogati di altri sei mesi (quindi fino al 4 novembre del 2024).

Si ricorda che il D.L. 215/23 è entrato in vigore lo scorso 31 dicembre 2023 (ovvero il giorno dopo la sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale), ma dovrà essere presentato alle Camere per la conversione in legge.
 
Master Esperto Ambientale e della Transizione Ecologica da remoto in streaming
 


Condividi: