Con proprio parere datato 11 aprile 2016 il Ministero dell’Ambiente ha riscontrato un quesito posto da Coldiretti e relativo all’obbligo di compilazione del MUD per le imprese agricole.
La richiesta di chiarimenti riguardava l’art. 69 della L. n. 221/2015 (c.d. Collegato ambientale), che riconosce la possibilità per le imprese agricole e per alcune categorie professionali (es. centri estetici e tatuatori) che producono rifiuti pericolosi, di assolvere all’obbligo di registrazione nel registro di carico e scarico dei rifiuti ed all’obbligo di comunicazione al Catasto dei rifiuti tramite il Mud attraverso la compilazione e conservazione, in ordine cronologico, dei formulari di trasporto di cui all’art. 193, D.L.vo n. 152/2006.
Con il proprio parere il Ministero ha precisato l’immediata applicabilità della disciplina, già a partire dal MUD in scadenza al 30 aprile 2016 che, pertanto, potrà essere sostituito con la tenuta ordinata della contabilità, anche con il supporto delle associazioni di categoria o società di servizi di diretta emanazione. Nel documento si rileva infatti come la modifica normativa intervenga ad estendere le semplificazioni accordate dalla previsione, sotto il profilo sia soggettivo, includendo anche le imprese agricole tra i soggetti beneficiari delle agevolazioni, che oggettivo, ampliando a tutti i rifiuti pericolosi l’ambito di applicazione della disposizione, in origine limitato ai soli rifiuti sanitari. (GG)

 


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