Roma, 26 aprile 2016, comunicato stampa dell’On. Piergiorgio Carrescia, Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici alla Camera dei Deputati – “l Ministero dell’Ambiente con un parere dell’11 aprile scorso ha chiarito l’immediata vigenza dell’art. 69 del Collegato ambientale (legge 28 dicembre 2015, n.221) che riconosce la possibilità per alcune categorie di imprese artigiane e per le imprese agricole che producono rifiuti pericolosi (compresi aghi, siringhe e oggetti taglienti usati) di assolvere all’obbligo di registrazione nel registro di carico e scarico dei rifiuti ed all’obbligo di comunicazione al Catasto dei rifiuti tramite il MUD (Modello Unico didichiarazione Ambientale) attraverso la compilazione e conservazione, in ordine cronologico, dei formulari di trasporto.
La conservazione deve avvenire presso la sede dei soggetti esercenti le attività indicate nell’articolo o tramite le associazioni imprenditoriali interessate o società di servizi di diretta emanazione delle stesse, mantenendo presso la sede dell’impresa copia dei dati trasmessi.
In vista della scadenza prevista per la presentazione del Mud 2016 il chiaro pronunciamento del Ministero precisa che l’esonero dall’invio della c.d. “denuncia rifiuti”, introdotto dal Collegato Ambientale, si applica già a partire dall’anno in corso (e, quindi, con riferimento al Mud 2016, in scadenza il 30 aprile, riferito ai rifiuti prodotti nell’anno 2015) e non, come alcuni paventavano, a partire dal Mud 2017 (riferito ai rifiuti prodotti nel 2016).
“Esprimo grande soddisfazioneper il chiarimento del Ministero e per l’immediata operatività della disposizione di legge perché essa nasce da un emendamento (n. 31.05) che avevo presentato al Collegato Ambientale, poi integrato dal Senato che ha aggiunto anche le imprese agricole, perché esso semplifica la gestione dei rifiuti di tantissimi artigiani e cioè di tutti quelli che gestiscono saloni di barbiere eparrucchiere, attività di tatuaggio e piercing e Istituti di bellezza; meno adempimenti, meno spese, meno burocrazia,stessa tutela per l’ambiente: un bel risultato!”.” (GG)


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