Lo scorso 2 dicembre 2015 la Commissione europea ha presentato un nuovo pacchetto di misure per incentivare un’“economia circolare” a livello comunitario, al fine di stimolare una crescita economica sostenibile.
Come discusso nell’Assemblea di AssIEA (Associazione Italiana Esperti Ambientali) tenutasi a Piacenza in data 12 dicembre 2015, fra le misure in discussione sono incluse quattro nuove proposte di Direttive che dovrebbero modificare profondamente l’attuale disciplina normativa in materia di gestione dei rifiuti: tali proposte, in particolare, riguardano la Direttiva 2008/98/CE sui rifiuti, la Direttiva 94/62/CE sugli imballaggi e i rifiuti la imballaggi, la Direttiva 1999/31 sulle discariche, la Direttiva 2000/532/CE sui veicoli fuori uso, la Direttiva 2006/66/CE sulle batterie e gli accumulatori ed i relativi rifiuti, nonché la Direttiva 2012/19/CE sui RAEE.
La Commissione Europea, nel proprio comunicato stampa dello scorso 2 dicembre 2015, evidenzia infatti come “Le nuove proposte legislative sui rifiuti definiscono obiettivi chiari in materia di riduzione dei rifiuti e stabiliscono un percorso a lungo termine ambizioso e credibile per la loro gestione e riciclaggio … Gli elementi chiave delle nuove proposte comprendono:
– un obiettivo comune a livello di UE per il riciclaggio del 65% dei rifiuti urbani entro il 2030;
– un obiettivo comune a livello di UE per il riciclaggio del 75% dei rifiuti di imballaggio entro il 2030;
– un obiettivo vincolante per ridurre al massimo al 10% il collocamento in discarica per tutti i rifiuti entro il 2030;
– il divieto del collocamento in discarica dei rifiuti della raccolta differenziata;
– la promozione di strumenti economici per scoraggiare il collocamento in discarica;
– definizioni più semplici e adeguate nonché metodi armonizzati per il calcolo dei tassi di riciclaggio in tutta l’UE;
– misure concrete per promuovere il riutilizzo e stimolare la simbiosi industriale trasformando i prodotti di scarto di un’industria in materie prime destinate ad un’altra;
– incentivi economici affinché i produttori facciano giungere prodotti più ecologici sul mercato e un sostegno ai sistemi di recupero e riciclaggio (es. per imballaggi, batterie, apparecchiature elettriche ed elettroniche, veicoli)””.
Fra le suddette proposte figura, come già accennato, la proposta di Direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la Direttiva 2008/98/CE relativa ai rifiuti. Come si legge nel par. 1.2 del documento, tale proposta di modifica “risponde all’obbligo giuridico di riesaminare gli obiettivi in essa contenuti concernenti la gestione dei rifiuti … in linea con gli obiettivi della tabella di marcia verso un’Europa efficiente nell’impiego delle risorse e del Settimo programma d’azione per l’ambiente, che comprendono: attuare pienamente la gerarchia dei rifiuti in tutti gli Stati membri, diminuire in termini assoluti e pro capite i rifiuti prodotti, garantire un riciclaggio di elevata qualità e utilizzare i rifiuti riciclati quale fonte importante e affidabile di materie prime per l’Unione”. (GG)


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