Novità per le piante officinali: sembra essere in arrivo il nuovo Testo unico in materia di coltivazione, raccolta e prima trasformazione delle piante officinali, sottoposto all’esame preliminare da parte del Consiglio dei Ministri del 22 dicembre.

Si tratta, precisamente, di un nuovo decreto legislativo, recante la disciplina della coltivazione, della raccolta e della prima trasformazione delle piante officinali (in attuazione dell’articolo 5 della legge 28 luglio 2016, n. 154, la legge delega in materia di semplificazione, razionalizzazione e competitività dei settori agricolo e agroalimentare).

Tra le novità, si segnala la nuova definizione di piante officinali, unitamente all’istituzione di registri varietali delle specie di piante officinali, nei quali sono elencate le piante officinali ammesse alla commercializzazione e sono stabilite le modalità e le condizioni per la certificazione delle sementi, mentre le Regioni potranno, poi, istituire nel rispetto della normativa dell’Unione europea, marchi finalizzati a certificare il rispetto di standard di qualità nella filiera delle piante officinali. Il nuovo testo, predisposto alla luce delle conclusioni del Tavolo di filiera delle piante officinali, istituito nel 2013, chiarendo che la coltivazione, la raccolta e la prima trasformazione delle piante officinali sono considerate a tutti gli effetti attività agricole, disciplina la raccolta spontanea, in modo da evitare il depauperamento delle aree a questa destinate e da favorire una maggiore conoscenza delle stesse zone, delle piante e dell’ambiente in cui si sviluppano.

Spetterà, infine, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, d’intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome, adottare il Piano di settore della filiera delle piante officinali, strumento programmatico strategico diretto a individuare gli interventi prioritari per migliorare le condizioni di produzione e di prima trasformazione delle piante officinali. (LM)


Condividi: