All’indomani dell’annunciata presentazione del Rapporto sulla qualità dell’ambiente urbano, promosso dal Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente – SNPA e giunto alla diciassettesima edizione, resta preoccupante il dato sulla qualità dell’aria. Dai dati si evince una misura di PM10 (Materia Particolata) presente nell’atmosfera ancora oltre il limite in molte città italiane, la maggior parte delle quali localizzate nel bacino padano, così come è chiaro il superamento dell’obiettivo di riduzione a lungo termine previsto per l’ozono, riscontrato in ben 84 aree urbane. Diminuiscono le aree agricole, e sono scarse le percentuali di verde pubblico sulla superficie comunale: in 96 delle 119 città analizzate non si arriva neppure ad un misero 5%. Più virtuoso sembra essere il nord, dove il verde pubblico raggiunge il 10% (primi della classe Sondrio e Trento). Confortante, invece, il dato sulla qualità delle acque di balneazione, delle quali il 90 % risulta classificato come eccellente, con un unico caso di divieto di balneazione (Ancona). Ammonta, infine, a quasi mille il numero delle installazioni AIA statali e regionali. (LM)


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