Dal primo rapporto di Eurojust sulle organizzazioni criminali transnazionali emerge che sono in continua crescita i reati ambientali a causa della scarsa cooperazione giudiziaria internazionale. Tra i più commessi si segnalano: l’esportazione di rifiuti pericolosi, l’inquinamento delle acque, l’esportazione illegale di scimmie e uova di volatili. Eurojust sottolinea che andrebbero potenziate le strutture nazionali competenti alla repressione di questi reati (unità di polizie e procure specializzate in materia), elevate le sanzioni (spesso bassissime) e rese più efficienti le indagini delle autorità che operano in questi settori, che spesso non riescono a trovare una soluzione ai casi mediante un approccio transfrontaliero. E’ opportuno segnalare, in chiusura, che ulteriori problemi in materia sono indubbiamente determinati dal fatto che l’applicazione della legislazione europea a livello nazionale non è uniforme, ma diverge da uno Stato all’altro. (RT)


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