I settori della carta, dell’acciaio, dei metalli e della plastica, tutte industrie riciclatrici sono unite nel chiedere un metodo armonizzato per misurare il tasso di riciclo nel “processo finale di riciclo”.
In questo modo si promuove il recupero dei materiali e la qualità del riciclo.
Gli stessi settori supportano le proposte della Commissione Europea e del Parlamento sul punto.
Infatti. in Europa, molto Stati membri usano differenti metodi per calcolare i tassi di riciclo nazionali e fare delle comparizioni diventa difficile.
In alcuni casi questi calcoli sono basati sui rifiuti raccolti e selezionati, così che molti di questi rifiuti sono inceneriti o mandati in discarica o esportati senza una garanzia di un appropriato trattamento In una vera economia circolare i materiali devono essere recuperati e riciclati in maniera appropriata in modo da poter usati in nuovi prodotti.
La proposta della Commissione di misurare il reale tasso di riciclo in tutti gli Stati Membri è un passo importante per promuovere il recupero dei materiali e garantire che essi siano inseriti in un “processo finale di riciclo”.
Perché andare a misurare nel momento del “processo finale di riciclo”?
1) si promuove il recupero dei materiali dai rifiuti evitando che i rifiuti accolti e selezionati finiscano inceneriti, in discarica o esportati;
2) si identifica il punto di riciclo final nel momento in cui il materiale è in grado di sostituire una risorsa primaria Tutti gli attori della catena del riciclo danno il loro contributo al riciclo dei rifiuti in prodotti o materiali. Il tasso di riciclo deve misurare il vero tasso di recupero dai rifiuti.
3) consente un benchmark attraverso l’introduzione di un metodo armonizzato.
Secondo gli stessi settori, nella revisione della legislazione in materia di rifiuti il Parlamento e gli Stati Membri devono salvaguardare la proposta della Commissione che vuole misurare il reale tasso di riciclo. (MM)


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