Nell’ambito delle politiche dell’energia e del clima all’orizzonte 2030 il Consiglio UE aveva sancito, nel 2014, e confermato, nel 2016, un obiettivo vincolante di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra in tutti i settori economici dell’UE di almeno il 40 % entro il 2030 (rispetto ai livelli del 1990).

 

Con l’Accordo di Parigi, adottato nell’ambito della convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC), concluso il 5 ottobre 2016 mediante decisione (UE) 2016/1841 del Consiglio ed in vigore dal 4 novembre 2016 (in sostituzione dell’approccio adottato nell’ambito del protocollo di Kyoto del 1997, che non sarà più applicato dopo il 2020), è stato stabilito un obiettivo a lungo termine in linea con l’obiettivo di mantenere l’aumento della temperatura mondiale ben al di sotto di 2 °C rispetto ai livelli preindustriali, e di continuare ad adoperarsi per mantenerlo al di sotto di 1,5 °C rispetto ai medesimi.

 

Su questa linea, l’UE ha adottato il Regolamento (UE) 2018/842 del 30 maggio 2018, relativo alle riduzioni annuali vincolanti delle emissioni di gas serra a carico degli Stati membri nel periodo 2021-2030, strumento volto a contribuire all’azione per il clima per onorare gli impegni assunti a norma dell’Accordo di Parigi.

Il nuovo regolamento, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale UE L 156 del 19 giugno 2018 ed in vigore dal 9 luglio 2018, stabilisce gli obblighi degli Stati membri relativi ai rispettivi contributi minimi per il periodo compreso tra il 2021 e il 2030. Sono coinvolti i settori dell’energia, dei processi industriali, dell’agricoltura e dei rifiuti. Nel medesimo provvedimento vengono, inoltre, stabilite le norme relative alla determinazione delle assegnazioni annuali di emissioni (le emissioni massime consentite per ogni anno tra il 2021 e il 2030) e alla valutazione dei progressi compiuti dagli Stati membri nell’apporto dei rispettivi contributi minimi.

 

Al 2030, quindi, ciascuno Stato membro dovrà provvedere a limitare le proprie emissioni di gas a effetto serra almeno della percentuale stabilita nell’allegato I al nuovo regolamento: per l’Italia, la percentuale fissata è del 33%.

L’obiettivo finale, per l’UE, è quello di ridurre al 2030 le proprie emissioni di gas a effetto serra del 30 % rispetto al 2005, al fine della transizione verso l’energia pulita.


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