Come riportato nel comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 120 del 15 giugno 2016, è stato approvato in esame definitivo un Decreto Legislativo recante norme per il riordino della disciplina in materia di conferenza dei servizi, in attuazione dell’art. 2, L. 7 agosto 2015, n. 124 (“Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche”) in tema di Conferenza di servizi.
Nello specifico, come si legge nel comunicato stampa, “si abbattono i tempi lunghi attivando la conferenza semplificata, che non prevede riunioni fisiche ma solo l’invio di documenti per via telematica; la conferenza simultanea con riunione (anche telematica) si svolge solo quando è strettamente necessaria; l’assenso delle amministrazioni che non si sono espresse si considera acquisito; ciascun livello di governo parlerà con una sola voce; il termine della conferenza, oggi di fatto indefinito, viene stabilito perentoriamente in al massimo 5 mesi”.
Relativamente alla SCIA, invece, il Decreto Legislativo – approvato in esame preliminare – di attuazione dell’art. 5 della succitata L. n. 124/2015 ha introdotto la possibilità di “presentare presso un unico ufficio, anche in via telematica, un unico modulo valido in tutto il paese. La pubblica amministrazione destinataria delle istanze e richieste pubblica sul proprio sito istituzionale il modulo. E’ previsto un unico ufficio a cui rivolgersi, che avrà il compito di interagire con tutti gli altri uffici e/o amministrazioni interessate. La richiesta al cittadino di documenti ulteriori rispetto a quelli previsti è considerata inadempienza sanzionabile sotto il profilo disciplinare”.
Sempre in tema di SCIA, si segnala l’approvazione in esame preliminare di un ulteriore Decreto legislativo in tema di regimi amministrativi delle attività private (c.d. SCIA 2), che “provvede alla mappatura completa e alla precisa individuazione delle attività oggetto di procedimento di mera comunicazione o segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) o di silenzio assenso, nonché quelle per le quali è necessario il titolo espresso e introduce le conseguenti disposizioni normative di coordinamento. Inoltre è prevista la semplificazione di regimi amministrativi in materia edilizia”. (GG)


Condividi: