Amianto: istruzioni per domanda pensione di inabilità

La pensione di inabilità spetta ai lavoratori iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO), alle forme esclusive e sostitutive della medesima, che siano affetti da una delle seguenti patologie:

mesotelioma pleurico;

mesotelioma pericardico;

mesotelioma peritoneale;

mesotelioma della tunica vaginale del testicolo;

carcinoma polmonare e asbestosi.

Gli interessati devono essere in possesso della certificazione, rilasciata dall’INAIL o da altre amministrazioni competenti, che attesti l’origine professionale delle malattie sopraindicate.

I destinatari devono, inoltre, aver versato o accreditato almeno cinque anni di contribuzione.

Sono state istituite due tipologie di domande, finalizzate rispettivamente al riconoscimento delle condizioni per l’accesso al beneficio e alla richiesta di accesso allo stesso, che potranno essere inoltrate con l’ausilio di un patronato oppure attraverso il servizio online sul sito.

L’erogazione della prestazione è condizionata da limiti annuali di spesa ed è subordinata a monitoraggio effettuato sulle domande di riconoscimento delle condizioni per l’accesso al beneficio, che dovranno essere presentate entro il 16 settembre 2017.

Fonte: INAIL

Rimozione dell’amianto

L’Ats di Brescia ha certificato che nel primo semestre dell’anno in corso, sono stati attivati ben 1.073 cantieri per la rimozione delle coperture grigie di amianto. La stima per l’eliminazione definitiva della fibra killer è prevista in dieci anni. In questo cospicuo numero, sono inserite anche le novità per ciò che riguarda abitazioni e villette, circa 270 unità, e i 20 mila metri quadrati dell’ex Pietra Curva di Brescia, dove le gru hanno iniziato da pochi giorni a togliere pannelli di amianto estremamente pericolosi per la salute delle abitazioni limitrofe.

Fonte: ANMIL

Bollettino trimestrale Inail

Pubblicato il 28/07/2017 il Bollettino trimestrale (contenente informazioni e numero delle denunce di infortunio e malattie professionali) che esamina il trend delle denunce presentate all’Inail in concomitanza con la pubblicazione degli open data relativi al primo semestre 2017.

 

Caporalato e sfruttamento del lavoro nell’attivita agricola

La Commissione parlamentare di inchiesta d’inchiesta (resoconto n. 67 del 25/07/2017) si è preoccupata di monitorare l’applicazione della legge 199 del 2016 volta al contrasto al lavoro irregolare, al caporalato e allo sfruttamento del lavoro con specifico riferimento al settore agricolo.

La Commissione evidenzia che laddove vi è sfruttamento del lavoro e soprattutto lavoro irregolare che approfitta dello stato di bisogno non vi è nessuna condizione di sicurezza. È inverosimile che un datore di lavoro assuma per poche euro al giorno un lavoratore e poi lo metta in condizioni di sicurezza, di valutazione del rischio, di sorveglianza sanitaria; di conseguenza laddove vi è sfruttamento del lavoro vi è indubbiamente assenza totale di condizioni di tutela della salute del lavoratore. Bisogna, quindi, insistere sulla competenza e sul coordinamento degli ispettori del lavoro e degli ispettori delle aziende sanitarie locali che rimangono l’organo di vigilanza per definizione nell’ambito della sicurezza del lavoro.

Fonte: Senato della Repubblica

(A cura di P. Rossi – paolarossilegal@libero.it)


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