Amianto: la Regione Piemonte il 01/6/2016 stanzia 1,1 mln di euro
Con provvedimento del 26 maggio, la Regione Piemonte ha provveduto ad assegnare contributi per 1,1 milioni di euro ai consorzi di comuni per la raccolta, il trasporto e lo smaltimento di manufatti contenenti asbesto ai comuni associati per lo smaltimento di pannelli, canne fumarie, tubazioni, piccole cisterne, vasche, vasi e altri manufatti in cemento-amianto di piccole dimensioni e in matrice compatta.

Bonifica dell’amianto nelle scuole: uso di droni
Il 31 maggio è stato firmato un protocollo d’intesa dal Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare per per la mappatura dell’amianto nelle scuole, per un’efficace progettazione e realizzazione di interventi di bonifica e riqualificazione dell’edilizia scolastica attraverso uso di droni dotati di telecamere ad alta risoluzione, ossia una moderna tecnologie di telerilevamento.

Recentissime sentenze infortuni sul lavoro:

Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza 31/05/2016, n. 22842
Lesioni gravi a operaio sul cantiere che si disancorava dal dispositivo anticaduta e sporgendosi perdeva l’equilibrio, cadendo sul piano di lavoro da un’altezza di circa 1,95 metri.
L’impresa affidataria (in regime di subappalto) non verificò adeguatamente le condizioni di sicurezza dei lavori affidati così contravvenendo al preciso obbligo previsto dalle norme di legge.
Si evidenzia la responsabilità del datore di lavoro se risulta inadeguato il ruolo del preposto.

Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza 30/05/2016, n. 22701
Decesso del lavoratore: la Corte di Cassazione si esprime sulla responsabilità del costruttore di una macchina e la trasformazione della stessa (rendendola non a norma) e la mancata manutenzione da parte del titolare della ditta.

Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza del 01/06/2016, n. 23171
Caduta accidentale dell’operaio: condanna per il reato di omicidio colposo e responsabilità del committente per le condizioni precarie del cantiere, sprovvisto di protezioni o barriere per evitare le cadute dall’alto (gli spazi dei balconi prospicienti il vuoto erano privi dei presidi di cui al D.P.R. 164/56), nessuna dotazione di sicurezza normativamente previste, come caschi, cinture di sicurezza, ponteggi; omessa redazione del documento di valutazione dei rischi e del piano di sicurezza per individuare i pericoli esistenti e specifici per tipo di lavorazione e adozione delle misure necessarie per farvi fronte.

(A cura di P. Rossi)


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