L’annosa vicenda legata alla gara per il nuovo affidamento in concessione del SISTRI ha registrato ulteriori recenti sviluppi.

E’ infatti intervenuto, in merito, il TAR Lazio, con la propria ordinanza collegiale n. 7610/2017 del 7 giugno 2017.

Il provvedimento trae origine dal ricorso, proposto dalla Società Exitone S.p.A. contro Consip S.p.A., avente ad oggetto l’annullamento del provvedimento con cui la stessa Consip ha aggiudicato la gara in favore del Raggruppamento Temporaneo di Imprese (RTI) fra Almaviva S.p.A., Telecom Italia S.p.A. e Agriconsulting S.p.A..

Il TAR Lazio ha ritenuto necessario, per poter valutare compiutamente il ricorso, disporre una Consulenza Tecnica d’Ufficio (CTU), ed ha quindi nominato due Consulenti che dovranno rispondere a vari quesiti di natura tecnico-informatica ed economico-finanziaria relativamente all’offerta formulata dal RTI.

Ad esempio, i giudici amministrativi hanno chiesto ad uno dei CTU di valutare “se l’offerta del RTI Almaviva garantisca il passaggio al Ministero dell’ambiente senza oneri aggiuntivi di tutti gli asset e del know how, appositamente realizzati o presi in carico durante il periodo di vigenza contrattuale della concessione …”.

E’ stato assegnato un termine di 150 giorni dall’inizio delle operazioni peritali per il deposito della relazione finale dei due CTU.

Il TAR ha infine disposto il rinvio della causa all’udienza pubblica del 24 gennaio 2018, vista l’estrema complessità della questione: ciò comporterà un’inevitabile ulteriore dilatazione dei tempi per quanto riguarda la piena entrata in vigore del SISTRI, in quanto la RTI Almaviva si vedrà, per quella data, confermare o meno l’affidamento; senza contare che il passaggio dal vecchio al nuovo affidatario del Sistema dovrebbe durare 6 mesi, come previsto dal capitolato. (GG)


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