Pubblicato in Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 49 del 29 febbraio 2016 il D.M. 24 dicembre 2015, che ripartisce tra le Regioni i fondi destinati alla ricerca e allo sviluppo di metodi alternativi all’uso degli animali per fini sperimentali.
Quanto previsto si pone in linea con il D.Lgs. 4 marzo 2014, n. 26 recante “Attuazione della direttiva 2010/63/UE sulla protezione degli animali a fini scientifici”, il quale prevede la promozione, da parte del Ministero della Salute, dello sviluppo e della ricerca “di approcci alternativi, idonei a fornire lo stesso livello o un livello più alto d’informazione di quello ottenuto nelle procedure che usano animali, che non prevedono l’uso di animali o utilizzano un minor numero di animali o che comportano procedure meno dolorose, nonché la formazione e aggiornamento per gli operatori degli stabilimenti autorizzati ai sensi dell’articolo 20, c. 2” (art. 37, c.1). In particolare, è previsto che a tale onere si provveda con l’importo di cui all’art. 41, c. 2, lett. c), il quale è ripartito tra le Regioni in base all’Allegato al D.M. 24 dicembre 2015. In testa la Lombardia, per la quale è previsto lo stanziamento di € 98.101,27. (SB)

 


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