Il 15 dicembre la Commissione UE ha presentato una proposta di revisione della direttiva sul rendimento energetico nell’edilizia (EPBD) che fa parte del pacchetto “Fit for 55” che mira alla riduzione dei gas ad effetto serra del 55% entro il 2030 rispetto ai dati del 1990. La proposta prevede, in particolare, standard minimi obbligatori di prestazione energetica negli edifici, a seguito di una valutazione d’impatto che ne esamini l’ambito, la tempistica, l’introduzione graduale e le politiche di sostegno di accompagnamento. La proposta, spiega la Commissione, è particolarmente importante perché gli edifici rappresentano il 40% dell’energia consumata e il 36% delle emissioni dirette e indirette di gas serra legate all’energia. Nell’UE, il riscaldamento, il raffreddamento e l’acqua calda sanitaria rappresentano l’80% dell’energia consumata dalle famiglie.

Si rende quindi necessaria una ristrutturazione degli edifici dell’UE, rendendoli più efficienti dal punto di vista energetico e meno dipendenti dai combustibili fossili. La ristrutturazione è fondamentale per ridurre il consumo energetico degli edifici, per abbattere le emissioni e per ridurre le bollette energetiche: dato il lungo periodo di tempo necessario per indurre cambiamenti nel settore delle costruzioni, è necessaria una tempestiva revisione della Direttiva per supportare il raggiungimento degli obiettivi “Fit for 55”.


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