Azioni Urbane Innovative: annunciati i temi focus dei bandi per il 2017 e 2018

La Commissione europea ha annunciato le nuove tematiche su cui dovranno focalizzarsi i progetti da candidare sui bandi per il 2017 e il 2018 per “Azioni Urbane Innovative”.

Le “Urban Innovative Actions – UIA” sono state introdotte dalla Commissione europea, nell’ambito della Politica di coesione UE 2014-2020, per aiutare le città a identificare e testare soluzioni innovative per rispondere alle crescenti sfide che interesseranno le aree urbane nei prossimi anni. Queste Azioni, sostenute dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), costituiscono un’opportunità unica per le città europee per vedere come potenziali soluzioni a problematiche emergenti di sviluppo urbano, aventi rilevanza a livello di Unione, possano essere applicate in pratica e rispondere alla complessità della vita reale. Le risorse stanziate per le UIA per il periodo 2015-2020 ammontano a 371 milioni di euro, che verranno ripartiti su bandi (Call for proposals) pubblicati annualmente. I bandi per il 2017 e il 2018 costituiscono rispettivamente la terza e quarta Call fino ad oggi programmate.

Il bando per il 2017 (terza Call), che verrà pubblicato alla fine di quest’anno, è orientato a finanziare progetti che affrontano le seguenti questioni:

  • Qualità dell’aria
  • Adattamento ai cambiamenti climatici
  • Housing
  • Lavori e competenze nell’economia locale
  • Per il bando 2018 (quarta Call) sono state invece individuate le seguenti tematiche (l’elenco è indicativo; potrebbe subire variazioni per tener conto di eventuali nuove sfide emergenti per le città):
  • Transizione digitale
  • Uso sostenibile della terra e soluzioni basate sulla natura
  • Povertà urbana
  • Economia circolare o mobilità urbana
  • Informazioni dettagliate sui contenuti delle priorità tematiche annunciate verranno pubblicate sul sito dedicato dopo l’estate. Inoltre, in autunno, è prevista l’organizzazione di un ciclo di eventi e webinar per supportare le autorità urbane nella preparazione e presentazione di un progetto.

 

ENI CBC MED – in arrivo il primo bando per progetti standard

È imminente (era attesa per fine giugno) l’apertura del 1° bando per progetti standard relativi a ENI CBC MED, il programma di cooperazione transfrontaliera per le regioni che si affacciano sul Mediterraneo, sia dal lato UE sia dal lato del Nord-Africa, nel quadro di ENI, finalizzato a promuovere uno sviluppo economico, sociale e territoriale giusto, equo e sostenibile, favorevole all’integrazione transfrontaliera e che valorizzi i territori e i valori dei paesi partecipanti.

Le aree destinatarie del programma sono le regioni che si affacciano sul Mediterraneo dei seguenti Stati: Algeria, Cipro, Egitto, Francia Grecia, Israele, Giordania, Libano, Libia, Malta, Marocco, Palestina, Portogallo, Spagna, Siria, Tunisia, Turchia, Gran Bretagna (Gibilterra). Per l’Italia sono ammissibili: Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Liguria, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana. Altre regioni sono ammissibili in qualità di Adjoining Regions (vedi infra); per l’Italia si tratta di: Molise, Abruzzo, Marche, Umbria, Emilia-Romagna, Piemonte.

Il bando finanzierà i progetti standard relativi a tutte le 11 priorità de programma, che sono:

A.1. Imprese e sviluppo delle PMI

A.1.1. Supporto alle start-up innovative e alle imprese di recente costituzione

A.1.2. Rafforzamento e supporto delle reti, dei distretti, dei consorzi e delle catene di valore

A.1.3. Promozione di azioni e iniziative per il turismo sostenibile

A.2. Sostegno all’istruzione, alla ricerca, allo sviluppo tecnologico e all’innovazione

A.2.1. Supporto al trasferimento tecnologico e alla commercializzazione dei risultati della ricerca A.2.2. Supporto alle PMI nell’accesso alla ricerca e all’innovazione, anche attraverso i cluster

A.3. Promozione dell’inclusione sociale e lotta contro la povertà

A.3.1. Fornire ai giovani, in particolare appartenenti alle categorie “NEETS” e alla donne, delle competenze utili alla loro partecipazione al mercato del lavoro

A.3.2. Supporto agli attori economici attivi nel campo del sociale e della solidarietà

B.4. Protezione ambientale, adattamento e mitigazione del cambiamento climatico

B.4.1. Supporto a soluzioni tecnologiche e innovative per incrementare l’efficienza idrica e sostenere l’uso di risorse idriche non convenzionali

B.4.2. Riduzione della generazione di rifiuti urbani e promozione della raccolta differenziata e dell’utilizzo ottimale dei rifiuti organici

B.4.3. Supporto alla riabilitazione energetica innovativa ed efficiente, appropriata per tipologia di edificio e per zona climatica, con focus sugli edifici pubblici

B.4.4. Misure per incorporare l’approccio di gestione basato sugli ecosistemi nella gestione integrata delle zone costiere (ICZM), all’interno della pianificazione dello sviluppo locale.

I progetti standard sono progetti a carattere dimostrativo e consistono in azioni pilota e di verifica che contribuiscono alla realizzazione del programma.

Ogni progetto deve riguardare una sola priorità e deve essere innovativo per il territorio considerato; deve inoltre assicurare un ampio coinvolgimento degli stakeholder e dei principali attori chiave. I progetti devono avere un “valore aggiunto ENI CBC”, cioè devono dimostrare un’esigenza effettiva di cooperazione transfrontaliera e affrontare esigenze territoriali comuni, fornendo vantaggi concreti per i gruppi target identificati; i risultati attesi devono essere realizzabili e sostenibili solo attraverso azioni congiunte.

I progetti devono prevedere azioni “people to people” al fine di rafforzare la ownership dei soggetti coinvolti e incoraggiare la partecipazione attiva della società civile lungo le sponde del Mediterraneo; devono inoltre promuovere la creazione di capacità istituzionali in modo da rafforzare il ruolo delle istituzioni locali nella formazione delle economie locali e come catalizzatori per uno sviluppo equo e inclusivo, assicurando il benessere delle comunità.

Una proposta progettuale deve essere presentata da un partenariato che coinvolga almeno 3 Stati ammissibili, dei quali almeno un Paese partner del Mediterraneo (MPC) e almeno un Paese UE. Il partenariato non può comprendere più di 3 partner di uno stesso Stato e non può prevedere in totale più di 7 soggetti.

Il bando beneficia di un budget complessivo di 84.668.413,86 euro, che saranno così ripartiti per priorità: circa 6,773 milioni per ciascuna delle priorità relative all’obiettivo tematico A1; circa 7,620 milioni per ciascuna delle priorità relative agli obiettivi tematici A2 e A3; circa 8,466 milioni per ciascuna delle priorità relative all’obiettivo tematico B4.

Il contribuito per progetto può coprire fino al 90% dei costi ammissibili, per un massimo di 3.000.000 euro; non saranno presi in considerazione progetti che richiedano un contributo inferiore a 1.000.000 euro. Il valore massimo di una proposta progettuale sarà di 3,5 milioni di euro. L’allocazione delle risorse per progetto deve essere equilibrata fra le due sponde del Mediterraneo (almeno il 50% del budget deve essere allocato per attività da svolgersi sul territorio degli MPC).

Una parte delle attività (fino a un massimo del 20% del valore del progetto) può essere realizzata al di fuori dell’area del programma, per esempio nelle Adjoining Regions a condizione che tali attività siano necessarie per i raggiungimento degli obiettivi del progetto e che la loro attuazione rappresenti un contributo all’attuazione del programma stesso. Un progetto deve avere una durata prevista di 24/36 mesi.

Interreg Central Europe – a settembre aprirà il 3° bando

Si aprirà il 21 settembre e resterà aperto fino al 25 gennaio 2018 il terzo bando del programma Interreg CENTRAL EUROPE che mette a disposizione 60 milioni di euro per progetti in tema di innovazione, energia, risorse naturali e culturali e trasporti che hanno l’obiettivo di migliorare la vita e il lavoro nelle città e regioni dell’Europa centrale coinvolte dal programma.

I progetti riguardano tutti gli assi del programma ma per alcuni saranno ammissibili solo progetti su temi specifici, e precisamente:

Obiettivi completamente aperti:

Obiettivo specifico 2.2: migliorare le strategie territoriali di pianificazione energetica a basso tenore di carbonio e le politiche che sostengono la mitigazione dei cambiamenti climatici

Obiettivo specifico 3.1: migliorare la capacità di gestione ambientale integrata per la protezione e l’uso sostenibile del patrimonio e delle risorse naturali

Obiettivo specifico 3.3: migliorare la gestione ambientale delle aree urbane funzionali per renderle luoghi più vivibili

Obiettivo specifico 4.1: migliorare la pianificazione e il coordinamento dei sistemi regionali di trasporto passeggeri per migliorare i collegamenti alle reti di trasporto nazionali ed europee

Obiettivo specifico 4.2: migliorare il coordinamento tra gli stakeholder del trasporto merci per aumentare le soluzioni multimodali eco-compatibili

Obiettivi aperti solo per alcuni temi:

Obiettivo specifico 1.1: migliorare relazioni sostenibili fra gli attori del sistema dell’innovazione per rafforzare le capacità di innovazione regionale nell’area geografica de programma

Saranno finanziati esclusivamente progetti che riguardino l’implementazione bottom-up di strategie di specializzazione intelligenti; approcci a tripla e quadrupla elica, che rafforzano la partecipazione del pubblico e della società civile; pratiche innovative come approcci di co-creazione e azioni che avvicinano l’innovazione al mercato.

Obiettivo specifico 1.2: migliorare le competenze tecniche e imprenditoriali per far progredire l’innovazione economica e sociale nell’area del programma

Saranno finanziati esclusivamente progetti che riguardino l’innovazione sociale e l’integrazione di gruppi e regioni svantaggiate attraverso il rafforzamento delle infrastrutture, dei servizi e dei sistemi di sostegno oppure lo sviluppo di competenze imprenditoriali per rafforzare l’innovazione sociale.

Obiettivo specifico 2.1: sviluppare e implementare soluzioni per aumentare l’efficienza energetica e l’uso di energie rinnovabili nelle infrastrutture pubbliche

Saranno finanziati esclusivamente progetti che riguardino l’efficienza energetica delle infrastrutture pubbliche diverse dagli edifici pubblici e dall’illuminazione stradale (ad esempio le infrastrutture per i trasporti, l’acqua, i rifiuti o le TIC), compresi i loro aspetti finanziari e l’integrazione delle fonti energetiche rinnovabili.

Obiettivo specifico 3.2: migliorare le capacità per l’uso sostenibile del patrimonio e delle risorse culturali

Saranno finanziati esclusivamente progetti che riguardino le industrie culturali e creative (ICC) quali l’imprenditorialità delle CCI, le politiche delle CCI, la cooperazione trans-settoriale e i legami delle CCI con altri settori e tecnologie innovative.

I progetti dovranno essere realizzati da una partnership di almeno 3 organizzazioni provenienti da 3 diversi Paesi, di cui almeno 2 devono provenire dai territori ammissibili al programma. Il tasso di cofinanziamento dei progetti varia fra l’80 e l’85%; per i partner italiani è dell’80% (per i soli soggetti pubblici il restante 20% è messo a disposizione dal Fondo di rotazione).

L’area programma comprende alcune regioni di 9 Stati UE, e precisamente: l’intero territorio di Austria, Croazia, Polonia, Repubblica Ceca, Slovenia, Slovacchia e Ungheria; 8 land della Germania (Baden-Württemberg, Bayern, Berlin, Brandenburg, Mecklenburg, Vorpommern, Sachsen, Sachsen-Anhalt, Thüringen) e 9 regioni dell’Italia (Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Liguria, Emilia-Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Provincia Autonoma di Trento, Provincia Autonoma di Bolzano).

L’autorità di gestione del programma è la Città di Vienna e ogni stato partner del programma ospita un punto di contatto nazionale (per l’Italia è la Regione Veneto).

(A cura di M.A. Cerizza)


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