Programma LIFE: la DG Ambiente ha reso noto il calendario 2017!!

La pubblicazione dell’invito a presentare progetti Life 2017 è attesa per il 28 aprile prossimo.
Pei i progetti tradizionali (che riuniscono: progetti pilota, progetti dimostrativi, progetti di buone pratiche e progetti di informazione, sensibilizzazione e divulgazione) le scadenze cadranno fra il 7 e il 14 settembre e precisamente:
– progetti tradizionali nel sottoprogramma Azione per il clima (tutte le azioni): 7 settembre;
– progetti tradizionali nel sottoprogramma Ambiente – Azione Ambiente e uso efficiente delle risorse: 12 settembre;
– progetti tradizionali nel sottoprogramma Ambiente – Azioni Natura e biodiversità e Governance e informazione: 14 settembre;
Per le altre categorie di progetti le scadenze sono:
– Progetti preparatori (solo sottoprogramma Ambiente): 20 settembre;
– Progetti integrati (entrambi i sottoprogrammi): 26 settembre (seconda fase: metà marzo 2018);
– Progetti di assistenza tecnica (entrambi i sottoprogrammi): 7 settembre.

Prototipi per veicoli celle a combustibile per la raccolta dei rifiuti urbani (FCH-01-7-2017)

Il Programma Horizon 2020 mette a disposizione 10.650.000 per progetti ( Azioni Innovative , fin anziate quindi al 70%) relativi a prototipi per veicoli a celle a combustibile per la raccolta di rifiuti urbani. Le zone urbane europee devono sempre più far fronte a un peggioramento della qualità dell’aria. Numerose grandi città europee hanno già deciso di limitare l’accesso alle aree urbane di veicoli pesanti alimentati dal gasolio, con l’intento di migliorare rapidamente la qualità dell’aria. E molte altre stanno valutando la possibilità di applicare lo stesso metodo. Le autorità locali si aspettano che l’industria metta a disposizione soluzioni più sostenibili e avanzate per la logistica urbana a zero emissioni anche dei veicoli pesanti.
I primi prototipi di logistica urbana di autocarri azionati esclusivamente da pile hanno manifestato una autonomia largamente insufficiente. Carico utile e tempo di ricarica, quindi, sono aspetti fondamentali, suscettibili di rendere molto improbabile il successo commerciale di questo tipo di veicoli, penalizzandone la redditività. D’altro canto, le tecnologie a celle a combustibile possono migliorare significativamente l’autonomia di questi veicoli, fornendo le caratteristiche operative indispensabili per sostituire il carburante dei camion a gasolio.
I veicoli dovrebbero essere usati per almeno 3 siti con un minimo di 2 autocarri a sito. La raccolta dei rifiuti urbani dovrebbe avere un peso a pieno carico compresa tra 16 e 26 tonnellate. I veicoli dovrebbero integrare una cella a combustibile di almeno 40 kW ed essere in grado di svolgere missioni back-to-base giornaliere all’interno delle aree urbane in cui vengono utilizzati.
Scadenza: 20 Aprile 2017

Al via la call “ERA-MIN 2 – “Raw materials for sustainable development and the circular economy”

Nell’ambito del Programma Europeo congiunto ERANET COFUND ERA-MIN 2 è stato aperto un nuovo invito a presentare proposte dal titolo:“Raw materials for sustainable development and the circular economy”. La scadenza per l’invio della proposta sintetica è prevista per il 5 Maggio 2017. ERA-MIN 2 si focalizza in particolare su tre segmenti delle materie prime non-energetiche non-agricole: metallico, industriale e minerali per costruzioni, prendendo in considerazione l’intera catena produttiva: esplorazione, estrazione, lavorazione/perfezionamento, così come riciclo e sostituzione delle materia prime critiche.
L’invito si propone di supportare i progetti di ricerca sulle materie prime non-energetiche e non-agricole rivolte a uno o diversi ambiti dell’economia circolare. I progetti di ricerca devono dimostrare, attraverso innovazioni tecnologiche e prendendo in considerazione anche gli aspetti non-tecnologici, le potenzialità di incentivare l’approvvigionamento sostenibile, la lavorazione, la produzione e il consumo delle materie prime e secondarie nell’ambito dell’economia circolare.
Il presente invito si rivolge in particolare a tre settori delle materie prime:
– Metallico;
– Costruzioni
– Industria mineraria
La proposta dovrà indirizzare la propria ricerca verso uno dei seguenti temi di ricerca:
1) Supply of raw materials form exploration and mining
2) Design
3) Processing, Production and Remanufacturing
4) Recycling of End-of-Life Productics
5) Cross-Cutting Topics (New business models, improvement of methods or data for environmental impact assessment, social acceptance and trust/public perception of raw materials)
Per la descrizione dettagliata dei temi di ricerca si invitano gli interessati a consultare il seguente link: http://www.era-min-eu.org/images/Call_text_ERA-MIN_Joint-Call_2017.pdf
L’Italia partecipa amediante il Miur (Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca) che finanzia l’azione con un budget estremamente limitato 140.000 Euro. Le percentuali di co finanziamento per le Università sono: 70% ricerca di base, 50% ricerca industriale, 25% sviluppo sperimentale.
Il presente invito è rivolto ad enti pubblici, privati, imprese, centri di ricerca appartenenti agli Stati aderenti all’iniziativa: Argentina, Belgio, Brasile, Cile, Finlandia, Francia, Germania,, Irlanda, Italia, Polonia, Portogallo, Romania, Slovenia, Sud Africa, Spagna, Svezia, Turchia. E’ necessaria la costituzione di un partenariato composto da almeno 2 enti appartenenti a 2 diversi paesi finanziatori.
Maggiori informazioni al seguente link: https://www.era-min.eu/node/30

Energia pulita per tutti gli europei

E’ il tema su cui sarà imperniata la 12°edizione della “Settimana europea dell’energia sostenibile”, organizzata dalla Commissione europea fra il 1 9 e il 25 giugno prossimi. In programma numerosi appuntamenti a Bruxelles, ma anche una serie di eventi collaterali che si svolgeranno in tutta l’Unione europea. Oltre alle svariate conferenze, uno dei più interessanti momenti in programma nella capitale belga sarà il “Networking Village”, un’area dove i partecipanti potranno prendere visione di progetti e iniziative attraverso cinque diversi tipi di attività interattive: un’area-mostra con stand allestiti sia dalle istituzioni dell’UE che da altri soggetti; un’area “di scambio” con una serie continua di presentazioni e attività dinamiche a rotazione che consentiranno ai partecipanti di incontrarsi con un gran numero di portatori di interesse. Per dibattiti più diretti sarà possibile sfruttare lo “Speaker’s corner” dove ognuno avrà a disposizione 1 5 minuti per presentare un’iniziativa innovativa. Ci sarà poi la possibilità di incontri “uno a uno” calendarizzati tramite una specifica app. Infine, particolarmente invitante lo “Spark show”, un innovativo modo di dibattere con i giornalisti tramite un gioco-quiz. Il “Networking Village” è in programma per le giornate del 21 e 22 giugno e i soggetti pubblici o privati che sono interessati a partecipare presentando un progetto/iniziativa si possono candidare online. La Commissione europea selezionerà il numero adeguato di proposte che avranno l’opportunità di imporsi all’attenzione.

Istituito il Consiglio del Patto dei sindaci dell’UE

Il Patto dei Sindaci per il clima e l’energia vede coinvolte migliaia di autorità locali e regionali impegnate su base volontaria a raggiungere sul proprio territorio gli obiettivi UE per l’energia e il clima. Con il loro impegno, i firmatari mirano a ridurre le emissioni di CO2 di almeno il 40% entro il 2030 e ad adottare un approccio integrato per affrontare la mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici.
Nei giorni scorsi a Bruxelles è stato istituito il Consiglio del patto dei Sindaci, che rafforzerà il ruolo politico del “Patto” per contribuire alla modernizzazione dell’economia europea.
Per tradurre il proprio impegno politico in misure e progetti pratici, i firmatari del “Patto” devono in particolare redigere un Inventario di base delle emissioni e una valutazione dei rischi del cambiamento climatico e delle vulnerabilità. Si impegnano inoltre a elaborare, entro due anni dalla data di adesione del consiglio locale, un Piano d’azione per l’energia sostenibile e il clima (PAESC) che delinei le principali azioni che le autorità locali pianificano di intraprendere. Questo forte impegno politico segna l’inizio di un processo a lungo termine, durante il quale ogni due anni i Comuni forniranno informazioni sui progressi compiuti.

Assieme muoviamo le montagne!

E’ il titolo piuttosto accattivante che gli organizzatori hanno assegnato all’incontro sul programma di cooperazione territoriale “Spazio alpino” che si svolgerà i prossimi 21 e 22 marzo a Milano con l’obiettivo di fare una valutazione a metà del periodo di programmazione dell’iniziativa dell’UE. Nel corso delle due giornate sarà possibile identificare e discutere le sfide che interessano le Alpi, apprendere quali sono le soluzioni ad oggi individuate per vincerle, portare le proprie esperienze e incontrare possibili partner con i quali sviluppare futuri progetti. Nel corso delle due giornate ci sarà anche la possibilità di prendere parte a uno dei sette workshop in programma che verteranno su innovazione, servizi di interesse generale, politiche a basse emissioni, mobilità e trasporti, patrimonio culturale e naturale, conservazione degli ecosistemi e governance.

Ultimo avvertimento a 5 Stati…ci siamo anche noi

Nei giorni scorsi la Commissione europea ha inviato un ultimo avvertimento a Germania, Francia, Spagna, Italia e Regno Unito perché non hanno affrontato le ripetute violazioni dei limiti di inquinamento dell’aria per il biossido di azoto (NO2). L’inquinamento da NO2, che costituisce un grave rischio per la salute, è prodotto per lo più delle emissioni causate dal traffico stradale.
Più di 400 000 cittadini muoiono prematuramente nell’UE ogni anno a causa della scarsa qualità dell’aria. Milioni di persone, inoltre, soffrono di malattie cardiovascolari e respiratorie causate dall’inquinamento atmosferico. Nel 201 3 il persistere di elevati livelli di NO2 ha causato quasi 70 000 morti premature in Europa, più o meno il triplo dei decessi causati da incidenti stradali nello stesso anno. La legislazione dell’UE sulla qualità dell’aria stabilisce valori limite per gli inquinanti atmosferici, tra cui l’NO2 e in caso di sforamenti gli Stati membri sono tenuti ad adottare e attuare piani per la qualità dell’aria con misure che portino rimedio nel più breve tempo possibile.
L’avvertimento inviato all’Italia si riferisce a violazioni dei limiti in dodici zone rilevate, fra le quali Roma, Milano e Torino. Germania, Francia e Regno Unito stanno ancor peggio, con violazioni rispettivamente in 28, 1 9 e 1 6 zone. Solo tre invece le aree spagnole “fuorilegge”. Gli Stati membri hanno libertà di scegliere le misure da adottare, ma la Commissione consiglia la riduzione globale dei volumi di traffico, il passaggio ad autovetture elettriche e l’adattamento dei comportamenti al volante. Se gli Stati membri non adempiranno entro due mesi, la Commissione potrà decidere di deferirli alla Corte di giustizia dell’UE.

RegioStars Awards 2017: premi per progetti innovativi di sviluppo regionale

Scade il prossimo 10 aprile il termine per presentare candidature per l’edizione 2017 dei RegioStars Awards, i premi dell’UE per progetti innovativi di sviluppo regionale.
L’iniziativa, giunta quest’anno alla sua 10° edizione, è organizzata dalla DG Politica Regionale della Commissione europea e mira ad identificare e diffondere buone pratiche di sviluppo regionale scaturite da progetti innovativi e originali finanziati dai fondi della politica di coesione. I RegioStars Awards rappresentano un ambito riconoscimento per le regioni dell’UE, perché permettono di dare visibilità e condividere realizzazioni che hanno avuto un impatto positivo sul territorio e che possono essere fonte di ispirazione per altre regioni europee.
Le categorie in concorso quest’anno sono le seguenti:
1) Smart Specialisation per l’innovazione delle PMI
2) Unione dell’energia: azione per il clima
3) Empowerment delle donne e partecipazione attiva
4) Istruzione e Formazione
5) CityStars: città nella transizione al digitale
Possono concorrere per i premi progetti che sono stati cofinanziati dal Fondo europeo di Sviluppo Regionale (FESR), dal Fondo Sociale europeo (FSE), dal Fondo di Coesione o dallo Strumento di preadesione (IPA) dopo il 1° gennaio 2008. Sono ammissibili anche progetti finanziati congiuntamente da più strumenti (FESR o Fondo di Coesione con altri Fondi strutturali o con fondi a gestione diretta).
Le candidature devono essere presentate dall’Autorità di gestione dei Fondi strutturali responsabile del cofinanziamento, oppure dal project manager con l’approvazione dell’Autorità di gestione. E’ possibile candidare un solo progetto per ogni categoria in concorso.
Le candidature devono essere presentate per via telematica, entro il termine già indicato (10 aprile 2017) utilizzando la Piattaforma RegioStars.
I vincitori – uno per categoria -. saranno annunciati nel corso di una cerimonia di premiazione che si terrà a Bruxelles il 10 ottobre 2017 nel corso della “Settimana europea delle regioni e delle città-2017″.

(A cura di M.A. Cerizza)


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