Dal documento Frequently Asked Questions on Directive 2012/19/EU on Waste Electrical and Electronic Equipment (WEEE) dell’aprile 2014, a firma della Direzione generale Ambiente della Commissione Europea, si comprende che:

– la commercializzazione effettuata a titolo professionale di AEE ricondizionate in precedenza immesse sul mercato di un altro Stato membro dell’Unione Europea costituisce una nuova immissione sul mercato;

– anche le apparecchiature usate ricondizionate quando sono rivendute a titolo professionale danno luogo a una nuova immissione sul mercato con tutti i conseguenti obblighi che le norme nazionali pongono in capo al “produttore di AEE”. Non c’è dubbio che sussista l’obbligo di finanziare il sistema di raccolta e recupero dei RAEE che deriveranno dalla dismissione delle apparecchiature commercializzate. Ciò indipendentemente dal fatto che in precedenza per quelle AEE fosse già stata applicata una visible fee o il costo del finanziamento del sistema di gestione dei RAEE fosse stato internalizzato nel prezzo del bene, e che il prodotto in precedenza fosse stato immesso sul mercato italiano o di altri Stati membri dell’Unione Europea.

La scelta di applicare o meno l’eco-contributo visibile è una scelta operata da ogni sistema collettivo per la gestione dei RAEE. Sarà quindi il regolamento consortile a disciplinare sia il versamento del contributo connesso all’immissione sul mercato italiano sia le concrete modalità di applicazione dello stesso.