Specchio specchio dei miei rifiuti

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Specchio specchio dei miei rifiuti

La complessa e delicatissima questione della corretta identificazione di un rifiuto come pericoloso o non in caso di voci a specchio si arricchisce di un nuovo importante contributo.

Non solo recentemente la sez. IV della Suprema Corte di Cassazione (sent. n. 6548/2018) ha affermato correttamente che “in caso di rifiuti con codice a specchio, per identificarne la non pericolosità non è necessaria la indiscriminata ricerca di tutte le sostanze che il rifiuto potrebbe astrattamente contenere, ma unicamente di quelle che, con più elevato livello di probabilità, possono essere presenti nel rifiuto”, ma la ancor più recente Comunicazione della Commissione UE n. 124 pubblicata sulla GUUE C 124 del 9 aprile (“Orientamenti tecnici sulla classificazione dei rifiuti”) è assai chiara nel affermare che per valutare se le sostanze identificate sono pericolose o no, bisogna raccogliere “le informazioni sulla composizione dei rifiuti”, e sono da ricercare solo “le sostanze identificate come componenti dei rifiuti pertinenti”. Ancora: “qualora si prenda in considerazione lo svolgimento di prove dirette sulle caratteristiche di pericolo potrebbe non essere necessario effettuare l’analisi chimica dei rifiuti in esame”.

Volete sapere bene ed una volta per tutte come si deve classificare un rifiuto, con particolare riferimento al caso in cui sia presente nel CER con voci speculari? Vi invito al Corso di formazione “RIFIUTI PERICOLOSI: COME CLASSIFICARLI CORRETTAMENTE” che si terrà a CAGLIARI il 23 maggio e a MILANO il 29 maggio, in cui grandi esperti – tecnici e giuridici – chiariranno ogni dubbio.

Da ultimo vi segnalo che sono aperte le iscrizioni alle prossime edizioni del nostro storico MASTER ESPERTO AMBIENTALE (v uno stralcio di una lezione) che si terrà a MILANO (dal 5 ottobre) a ROMA (dal 19 ottobre) e a BOLOGNA (dal 16 novembre).

Alla prossima settimana

Stefano Maglia

s.maglia@tuttoambiente.it

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