Il Regolamento (UE) 2020/741, che entrerà in vigore il 25 giugno 2020 (ma sarà applicabile a decorrere dal 26 giugno 2023) definisce le prescrizioni minime applicabili alla qualità dell’acqua e al relativo monitoraggio, nonché disposizioni sulla gestione dei rischi, e sull’utilizzo sicuro delle acque affinate nel quadro di una gestione integrata delle risorse idriche.

Finalità del nuovo regolamento è garantire la sicurezza delle acque affinate a fini irrigui in agricoltura per assicurare un elevato livello di protezione dell’ambiente e della salute umana e animale, promuovere l’economia circolare, favorire l’adattamento ai cambiamenti climatici, e contribuire agli obiettivi della direttiva 2000/60/CE affrontando in modo coordinato in tutta l’Unione il problema della scarsità idrica e le risultanti pressioni sulle risorse idriche, e contribuire di conseguenza anche al buon funzionamento del mercato interno.

Il regolamento si applica ogni volta che le acque reflue urbane trattate sono riutilizzate, in conformità dell’articolo 12, paragrafo 1, della direttiva 91/271/CEE, a fini irrigui in agricoltura. Le nuove disposizioni riguardano obblighi del gestore degli impianti di affinamento e obblighi in materia di qualità delle acque affinate nonché piani di gestione dei rischi connessi al riutilizzo dell’acqua.

In ultimo, il regolamento prevede che gli Stati membri stabiliscano successivamente le sanzioni da applicare in caso di violazione dello stesso regolamento, che dovranno essere effettive, proporzionate e dissuasive.

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