Comunicato stampa WWF del 18 maggio 2023

“La politica italiana deve prendere coscienza della crisi climatica e portarla in cima alla propria agenda. Sono finiti i tempi per anacronistici distinguo sul cambiamento climatico, è finito il tempo di continuare a giocare sulla vita delle persone, influenzando le opinioni e dando la colpa a nutrie e istrici quando franano intere colline. Vanno messi da parte tutti coloro che sono fuori dal tempo e dalla scienza perché abbiamo bisogno di competenza, responsabilità e azioni immediate.

Per questa ragione il WWF Italia chiede alla Camera dei Deputati e al Senato della Repubblica di calendarizzare due sedute urgenti sul cambiamento climatico, per accelerare l’azione di mitigazione (abbattimento delle emissioni climalteranti) e le misure di adattamento necessarie per mettere in sicurezza il nostro territorio che si conferma straordinariamente fragile rispetto all’intensificarsi dei fenomeni climatici estremi che ormai si ripropongono con una velocità e aggressività senza precedenti. È ora che il Paese prenda atto che la crisi climatica è globale, ma gli effetti sono nazionali e locali, con ripercussioni ormai settimanali che devono essere affrontate con strumenti immediati. È ora che il Paese prenda atto che la crisi climatica è qui e ora.

L’inazione e la mancanza di un serio piano di mitigazione e adattamento provocano vittime, mettono in ginocchio intere comunità e producono danni di proporzioni incalcolabili. Solo per la calamità che ha colpito l’Emilia-Romagna si prevede un danno di miliardi di euro.

Anche la sorpresa per l’accelerazione dei fenomeni non giustifica affatto la carenza evidente di azione. Sono anni che gli scienziati disegnano scenari (con dati da incubo) come quelli che ci hanno colpiti in questi giorni. Tutti i dati scientifici ci dicono che non abbatteremo le emissioni climalteranti, la situazione potrebbe peggiorare e potremmo non riuscire a gestirla: ecco perché abbattimento delle emissioni e adattamento alle condizioni ormai provocate devono essere attuate insieme, spesso sono finanche possibili sinergie di azione. La sfida climatica è un problema molto serio: su di esso si misura la serietà della classe dirigente del Paese, a cominciare da quella politica”.


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