In data 18 maggio il Procuratore generale della Corte di appello di Bologna, il Direttore generale di Arpae, i rappresentanti di tutte le Procure territoriali e i comandanti del NOE Carabinieri, Corpo forestale dello Stato e Capitaneria di porto di Ravenna hanno sottoscritto un Protocollo d’intesa finalizzato a garantire l’omogenea applicazione su tutto il territorio regionale dell’Emilia Romagna della normativa sugli ecoreati (L. n. 68/2015).

Il documento, in particolare, si propone come fine ultimo l’“omogenea applicazione nel territorio distrettuale della disciplina prevista per i reati in materia ambientale, con particolare riferimento al procedimento di estinzione delle contravvenzioni di cui alla Parte VI-bis del D.L.vo 3 aprile 2006, n. 152”.
Nel Protocollo si precisa fra l’altro che:

  • la procedura estintiva è ammissibile per le contravvenzioni in materia ambientale previste dal D.L.vo n. 152/2006 punite con pena pecuniaria (ammenda) o alternativa (arresto o ammenda);
  • la valutazione del danno o pericolo concreto e attuale di danno è effettuata dall’organo accertatore, ma un eventuale contrario avviso del Procuratore determina l’esclusione o l’ammissione del contravventore alla procedura;
  • l’organo asseveratore delle prescrizioni è l’ARPAE regionale;
  • anche in caso di estinzione del reato da parte del contravventore a seguito dell’espletamento della procedura di cui alla Parte VI-bis, D.L.vo n. 152/2006, il procedimento a carico della Società o ente ai sensi del D.L.vo n. 231/2001 potrà proseguire, sussistendone gli estremi.

(GG)


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