E’ iniziato oggi l’esame in Commissione Ambiente della proposta di legge che reca modifiche al Codice dell’ambiente concernenti il controllo delle emissioni di sostanze emananti odore.

In particolare, la proposta di legge intende

  • estendere le definizioni di “inquinamento” ed “emissione” – che attualmente fanno riferimento all’introduzione, nell’aria, nell’acqua o nel suolo, di sostanze, vibrazioni,calore o rumore, agenti fisici o chimici – in modo da ricomprendere nelle stesse anche l’emissione di odori;
  • introdurre le definizioni di odore, sostanza odorigenae molestia olfattiva;
  • integrare il disposto dell’art. 29-ter del Codice, che disciplina il contenuto informativo della domanda di autorizzazione integrata ambientale (AIA), al fine di prevedere che in tale domanda, se l’attività comporta l’utilizzo o lo scarico di sostanze odorigene, il piano di monitoraggio e controllo ambientale deve contenere anche una sezione dedicata alle emissioni odorigene, dettagliata e adeguata alla complessità del sito.

 

Come requisito minimo, tale sezione deve contenere:

  • una caratterizzazione delle sorgenti di emissione odorigena e della loro tipologia;
  • le misure tecnologiche e gestionali impiegate per tenere sotto controllo le emissioniodorigene;
  • i metodi impiegati per il monitoraggio, la frequenza di monitoraggio e le azioni previste incaso di rilascio accidentale di emissioni odorigene.

Qui il commento predisposto dal Servizio studi.


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