Trasformare l’UE in un’economia climaticamente neutrale entro il 2050 richiede enormi investimenti nelle tecnologie energetiche pulite. Secondo le stime della Commissione europea, il raggiungimento dell’obiettivo intermedio di riduzione del 40% dei gas serra entro il 2030 richiederà un investimento annuo aggiuntivo di 260 miliardi di euro.

Circa metà dei fondi per sostenere questo ambizioso scopo dovrebbe provenire dai programmi che contribuiscono a progetti climatici e ambientali, dai fondi per l’agricoltura, dal Fondo europeo di sviluppo regionale, dal Fondo di coesione e da programmi come Orizzonte Europa e LIFE. Inoltre, verranno mobilitati ulteriori €114 miliardi di euro tramite un cofinanziamento degli stati membri e dovrebbero entrare in circolazione circa €300 miliardi di investimenti privati e pubblici grazie agli incentivi di InvestEU e ai fondi del Sistema di scambio delle emissioni.

Secondo le stime della Commissione europea altri €100 miliardi verranno attratti dal nuovo Meccanismo per una transizione giusta, ideato per sostenere le regioni e le comunità maggiormente interessate dalla transizione verso un’economia sostenibile, come ad esempio le regioni che dipendono fortemente dal carbone. In particolare, il Meccanismo per una transazione giusta si baserà su tre pilastri: il Fondo per una transizione giusta (sette miliardi e mezzo di euro), il flusso di finanziamenti di InvestEU e i prestiti della Banca europea per gli investimenti sostenuti dal bilancio UE.

Il Fondo dovrebbe aiutare le regioni che dipendono in misura maggiore da carburanti fossili come il carbone – che rappresenta tuttora circa un quarto della produzione energetica dell’UE.

A maggio 2020 la Commissione europea ha modificato la proposta del Fondo per la transizione, nel contesto del piano per la ripresa economica, il Next Generation EU, studiato per aiutare l’UE a far fronte alla pandemia. Il finanziamento proposto di 7,5 miliardi di euro dal bilancio UE è stato aumentato a 10 miliardi di euro, in aggiunta ai 30 miliardi dello Strumento europeo per la ripresa (Next Generation EU). Il Fondo per una transizione giusta fornirà sovvenzioni per i servizi sociali, il rilancio economico e i progetti di bonifica del territorio.

Il programma InvestEU, invece, dovrebbe dare la precedenza a finanziamenti che prendono in considerazione l’ambiente e mobilitare un totale di 45 miliardi di euro di investimenti in progetti di transizione giusta dal 2021 al 2027. Alla fine di maggio 2020, nel quadro di NextGeneration EU, la Commissione ha proposto di aumentare il bilancio di InvestEU e di raddoppiare i fondi per le infrastrutture sostenibili a 20 miliardi su un totale di 75 miliardi di euro garantiti dal bilancio UE.

Altri fondi, spiega il Parlamento, potranno arrivare da strumenti di prestito per il settore pubblico: 1,5 miliardi di euro di sovvenzioni dal bilancio a lungo termine dell’UE e fino a 10 miliardi in prestiti della Banca europea di investimento. Ci sono poi dai 25 ai 30 miliardi di euro in investimenti pubblici per aiutare i territori più colpiti ad ammortizzare i costi della decarbonizzazione. I fondi andrebbero agli investimenti per ambiti quali energia, trasporti e sistemi di riscaldamento.

A luglio 2020 la commissione Affari regionali ha approvato l’istituzione del Fondo per la transizione giusta ma ha chiesto un bilancio più consistente, un raggio d’azione più ampio e un meccanismo di ricompensa. Il Parlamento dovrebbe votare per approvare o respingere la proposta durante la sessione plenaria di settembre

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