La Legge 1 febbraio 2023, n.10, entrata in vigore il 4 febbraio 2023, ha convertito in legge, con modificazioni, il Decreto-legge 5 dicembre 2022, n. 187, recante misure urgenti a tutela dell’interesse nazionale nei settori produttivi strategici.

Vediamo le principali novità rispetto al DL precedente:

  • È stata prorogata fino al 31 dicembre 2023 (in precedenza 30 giugno 2023), ove vengano in rilievo rischi di continuità produttiva idonei a recare pregiudizio all’interesse nazionale, conseguenti a sanzioni imposte nell’ambito dei rapporti internazionali tra Stati, la possibilità per le imprese che gestiscono impianti e infrastrutture di rilevanza strategica per l’interesse nazionale nel settore della raffinazione di idrocarburi, di dare tempestiva comunicazione al Ministero delle imprese e del made in Italy, al fine dell’urgente attivazione delle misure a sostegno e tutela previste dalla legge, nel quadro degli aiuti di Stato compatibili con il diritto europeo.
  • Al fine di tutelare il patrimonio produttivo, l’impresa può inoltre richiedere di essere ammessa a procedura di amministrazione temporanea. La novità si cela nel fatto che ora viene disposta di concerto con il MASE, sempre mediante decreto del Ministro delle imprese e del made in Italy.
  • stato inserito un nuovo art. 2 bis, recante le misure a tutela degli interessi nazionali nel settore delle comunicazioni, in particolar modo, concernente l’infrastruttura di rete in fibra ottica al fine di assicurare un servizi altamente performanti.

 

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