Continua l’impegno per l’incentivazione della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili non fotovoltaiche. Il Ministero dell’Ambiente ha infatti definito, con il decreto 29 marzo 2018, le modalità di verifica del rispetto delle condizioni previste per il riconoscimento di particolari incentivi agli impianti geotermici che utilizzano tecnologie avanzate con prestazioni ambientali elevate.

Si tratta delle tariffe premiali già fissate con il decreto ministeriale del 6 luglio 2012, che definisce, all’art. 27, una serie di incrementi alle tariffe incentivanti di riferimento, nonché una specifica tariffa incentivante per la produzione di energia elettrica da quegli impianti geotermici le cui tecnologie avanzate non sono ancora pienamente commerciali, riconosciuta per un periodo di 25 anni dalla data di entrata in esercizio dell’impianto.
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Lo stesso art. 27 del decreto del 2012 rinviava ad un futuro decreto del Ministero dell’Ambiente che, di concerto con il Ministro dello Sviluppo e sentita la Conferenza Stato-regioni, definisse le modalità di verifica e comunicazione da parte delle competenti ARPA del rispetto delle condizioni di ammissibilità a tali incentivi, aggiungendo che il GSE “eroga l’incentivo minimo spettante e corrisponde il conguaglio a seguito di comunicazione dell’esito dei controlli e delle verifiche”.

Così, con il decreto 29 marzo 2018, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 91 del 19 aprile 2018 e in vigore dal 20 aprile 2018, il Ministero dell’Ambiente ha provveduto a disciplinare le modalità di verifica delle condizioni per il riconoscimento, in particolare, del premio per la totale reiniezione del fluido geotermico nelle stesse formazioni di provenienza e comunque con emissioni nulle, del premio per impianti geotermoelettrici ad alta entalpia in grado di abbattere, anche a seguito di rifacimento, almeno il 95% del livello di idrogeno solforato e di mercurio presente nel fluido in ingresso nell’impianto di produzione, e della tariffa-premio per impianti geotermici che fanno ricorso a tecnologie avanzate non ancora pienamente commerciali.

Il controllo delle condizioni previste per il riconoscimento dei premi compete alla Direzione per la sicurezza anche ambientale delle attività minerarie e energetiche del Ministero dello sviluppo economico e all’ARPA. (LM)


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