Il Parlamento europeo riunito in seduta plenaria a Bruxelles ha approvato ieri, 24 giugno, in via definitiva, con 442 voti favorevoli, 203 contrari e 51 astensioni, la legge Ue sul clima, che fissa l’obiettivo dell’Unione europea di ridurre le emissioni di gas serra al 55% entro il 2030, rispetto ai livelli del 1990 così da raggiungere la neutralità climatica nel 2050. Un accordo che dovrebbe essere formalmente approvato a breve dal Consiglio europeo per la pubblicazione e l’entrata in vigore della normativa.

La legge è il presupposto necessario affinché la Commissione europea possa presentare, il 14 luglio prossimo, il suo primo pacchetto clima, noto come “Fit for 55”, con il quale proporrà di modificare undici normative comunitarie, dal clima alle rinnovabili, dall’efficienza alla tassazione dell’energia.

 

 

Nel pacchetto ci sarà anche la nuova direttiva sull’uso dei suoli che, come da accordo tra Europarlamento e Consiglio europeo sulla legge per il clima, dovrebbe aumentare la capacità di assorbimento delle foreste della UE aumentando la riduzione potenziale delle emissioni dal 55 al 57% al 2030.

La legge sul clima è una legislazione storica, è la legge di tutte le leggi, che ci dirà nei prossimi anni di rimanere nei limiti che abbiamo fissato con la riduzione di almeno il 55% delle emissioni dei gas serra nel 2030 rispetto al 1990 e la neutralità climatica nel 2050. Se il Parlamento europeo voterà a favore e poi il Consiglio adotta il regolamento, allora noi, Europa, saremo leader nel mondo”, ha detto questa mattina Frans Timmermans, vicepresidente della Commissione europea, intervenendo al parlamento europeo al dibattito sulla legge sul clima.

“Con la politica del clima noi salviamo l’umanità, ma noi non siamo alla fine, anzi non è neanche l’inizio della fine – ha aggiunto -, ora abbiamo la legge sul clima che è di portata storica, ma l’unica vera misura del nostro successo sarà un’altra e cioè se saremo in grado di cambiare le politiche su tutti i fronti e su tutte le tematiche”.

 


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