Il D.M. 10 gennaio 2024, n. 7, ha approvato l’atto di indirizzo concernente l’individuazione delle priorità politiche del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica per l’anno 2024 e per il triennio 2024-2026.

Nell’atto di indizzo si legge che le priorità politiche del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica sono le seguenti:

1. Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e Piano nazionale integrato per l’energia e il Clima;

2. Sicurezza energetica, decarbonizzazione e sostenibilità;

3. Economia circolare e prevenzione dell’inquinamento atmosferico;

4. Tutela della biodiversità e degli ecosistemi terrestri, costieri e marini: attuazione della Strategia Nazionale per la Biodiversità, efficientamento della gestione della “Rete Natura 2000”, riforma e innovazione della governance e del sistema di gestione degli Enti parco nazionale e della Aree Marine protette e digitalizzazione dei Parchi e delle Aree Marine protette, prevenzione e mitigazione dell’inquinamento marino e riduzione degli impatti antropici sugli ecosistemi;

5. Prevenzione e mitigazione del dissesto idrogeologico, difesa del suolo, tutela della risorsa idrica e risanamento ambientale;

6. Azioni internazionali per la transizione ecologica e per lo sviluppo sostenibile;

7. Efficienza amministrativa, transizione burocratica ed educazione ambientale.

In particolare, si segnala che nell’ambito della Strategia per l’Economia Circolare verrà sviluppata una Strategia nazionale per la plastica, per prevenire la dispersione delle plastiche, incentivare la raccolta delle varie frazioni, garantire il raggiungimento degli obiettivi europei di riciclo e favorire lo sviluppo tecnologico del riciclo meccanico e chimico delle plastiche. Verrà inoltre sostenuto lo sviluppo tecnologico della filiera della bioplastiche.

Oltre a ciò, proseguirà l’azione volta all’individuazione di soluzioni efficienti e sicure per la gestione dei rifiuti radioattivi fino al loro smaltimento definitivo, verrà data attuazione al Programma nazionale per la gestione dei rifiuti (PNGR) in particolare monitorando e vigilando sui piani regionali per la gestione dei rifiuti, incentivando la preparazione per il riutilizzo, le attività di riciclo e l’utilizzo delle materie prime secondarie, sostenendo economicamente i Comuni nel miglioramento dei processi di raccolta differenziata e la valorizzazione degli scarti anche attuando la riforma del sistema di Responsabilità Estesa del Produttore applicandola anche a nuovi settori/materiali.

Proseguirà, inoltre, l’attività di adozione dei provvedimenti attuativi con particolare riferimento ai decreti inseriti tra le priorità di Governo MONITOR, nonché attuando le disposizioni del Regolamento Europeo Pile ed Accumulatori. Particolare attenzione verrà posta ai negoziati europei in corso sui Regolamenti Spedizione dei Rifiuti, Imballaggi e Rifiuti da imballaggio, Ecodesign, Materie prime critiche, Fine vita degli Autoveicoli e alla revisione della Direttiva Quadro Rifiuti relativa al focus spreco alimentare e tessili, nonché alla direttiva Green Claims e alle proposte del Pacchetto UE finanza sostenibile.

In ultimo, si segnala che il Codice ambientale sarà oggetto di modifica alla luce della riforma costituzionale, nell’ottica di una complessiva revisione del primo che promuova l’ambiente come valore nel contesto di politiche atte a favorire la crescita economica sostenibile. I principi costituzionali e l’imperativo della semplificazione ispireranno anche l’altrettanto opportuna riforma del sistema di permitting, in attuazione dei principi e criteri direttivi fissati dall’articolo 26 della legge 5 agosto 2022, n. 118, e nell’ottica di favorire lo snellimento delle procedure autorizzative per lo sviluppo delle fonti di energia rinnovabili.
 

Master ESG & Sustainability Manager da remoto in streaming
 


Condividi: