Il neo Ministro Enrico Giovannini cambia nome al Ministero dando un netto segnale di discontinuità anche sulle politiche che verranno messe in atto dal dicastero.

 

Nella nuova denominazione “Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili” si evince, oltre il tema della sostenibilità, anche la scomparsa del termine “trasporti”. Più attenzione alla mobilità sostenibile, più integrazione tra mobilità pubblica e privata, più attenzione all’utente.

 

L’obiettivo sarà quello di promuovere una forte ripresa economica del Paese che sia in armonia con l’ambiente e la società.

 

Saranno prioritari investimenti rapidi, mirati e consistenti. Infatti, proprio per integrare il Recovery Plan si prevede un rafforzamento della struttura ministeriale e l’emissione di fondi per progetti, innovazioni e sistemi di monitoraggio.

 

Gestire in modo capillare le diverse novità normative e interdisciplinare non sarà affatto banale. Ogni azienda dovrà dotarsi, se previsto, di un responsabile per la mobilità, come del resto già previsto fin dal 1998. Tuttavia, è bene ricordare che il “Decreto Rilancio” del maggio 2020 ha modificato i criteri con cui stabilire quali siano le imprese e le amministrazioni pubbliche che devono adempiere all’obbligo della nomina di un Mobility Manager e la redazione di un PSCL. Non ha cambiato invece i contorni della sua figura professionale che continuano ad essere definiti in base agli obiettivi che deve raggiungere, le azioni da intraprendere e agli strumenti operativi da adottare.

 

TuttoAmbiente consiglia la Scuola perfezionamento Mobility Manager:
Scuola di Perfezionamento per Mobility Manager maggio 2021


Condividi: