Il 13 giugno 2023 la Commissione UE ha presentato un nuovo pacchetto di misure per gettare e rafforzare le basi del quadro UE in materia di finanza sostenibile

La transizione verso un’economia climaticamente neutra e sostenibile entro il 2050 offre nuove opportunità alle imprese e ai cittadini in tutta l’UE. Molte imprese e investitori l’hanno già intrapresa, come dimostra il numero crescente di investimenti sostenibili, ma sono confrontati con le difficoltà che l’accompagnano, in particolare quando si tratta di adempiere ai nuovi obblighi di informativa.

L’obiettivo del pacchetto odierno è pertanto quello di assicurare che il quadro UE per la finanza sostenibile non solo continui a sostenere le imprese e il settore finanziario, ma incoraggi il settore privato a finanziare progetti e tecnologie di transizione. Nello specifico, la Commissione ha ampliato il novero delle attività che rientrano nella tassonomia dell’UE e propone nuove norme per le agenzie di rating ambientale, sociale e di governance (“ESG“, environmental, social and governance), rendendo così più trasparente il mercato per gli investimenti sostenibili. Questo pacchetto è inteso a far sì che il quadro per la finanza sostenibile risponda ai bisogni delle imprese che vogliono investire nella loro transizione verso la sostenibilità; intende anche facilitarne l’uso, e con ciò mantenere salda la rotta verso gli obiettivi del Green Deal europeo.
 

Il pacchetto legislativo nel dettaglio

 
Atti delegati della tassonomia UE

La tassonomia dell’UE è un pilastro del quadro dell’UE in materia di finanza sostenibile e strumento importante per la trasparenza del mercato in quanto contribuisce a orientare gli investimenti verso le attività economiche imprescindibili per una transizione verde.

La Commissione ha approvato il principio di una nuova serie di criteri della tassonomia dell’UE per le attività economiche che apportano un contributo sostanziale a uno o più obiettivi ambientali non climatici, vale a dire:

  • uso sostenibile e protezione delle acque e delle risorse marine,
  • transizione verso un’economia circolare,
  • prevenzione e riduzione dell’inquinamento,
  • protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi.

 

In parallelo la Commissione ha adottato anche alcune modifiche mirate dell’atto delegato Clima della tassonomia dell’UE, per aggiungervi attività economiche finora non contemplate che contribuiscono alla mitigazione e all’adattamento ai cambiamenti climatici, in particolare nei settori manifatturiero e dei trasporti. L’inclusione di nuove attività economiche che coprono i sei obiettivi ambientali e, di conseguenza, toccano più settori economici e imprese migliorerà la fruibilità della tassonomia e la sua capacità di moltiplicare gli investimenti sostenibili nell’UE.

I criteri si basano largamente sulle raccomandazioni della piattaforma sulla finanza sostenibile, pubblicate in marzo e novembre 2022. La Commissione ha infine adottato alcune modifiche dell’atto delegato Informativa della tassonomia dell’UE, al fine di chiarire gli obblighi per le nuove attività a questo riguardo.

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Proposta di regolamento relativo alle agenzie di rating ambientale, sociale e di governance

I rating ESG svolgono un ruolo importante nel mercato della finanza sostenibile dell’UE perché offrono informazioni agli investitori e agli istituti finanziari su, ad esempio, strategie di investimento e gestione del rischio inerente ai fattori ESG.

Il mercato del rating ESG manca attualmente di trasparenza, perciò la Commissione propone un regolamento che migliori l’affidabilità e la trasparenza delle attività in questo settore: l’introduzione di nuovi principi organizzativi e norme chiare sulla prevenzione dei conflitti di interesse aumenteranno l’integrità delle operazioni delle agenzie di rating ESG.

Queste nuove norme consentiranno agli investitori di prendere decisioni con più chiarezza riguardo agli investimenti sostenibili. La proposta prevede che le agenzie di rating ESG che offrono servizi agli investitori e alle imprese dell’UE siano autorizzate e controllate dall’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA), così da garantire la qualità e l’affidabilità dei loro servizi a tutela degli investitori e dell’integrità del mercato.

Migliorare la fruibilità

La Commissione presenta anche una rassegna degli ultimi strumenti e misure concepiti per affrontare le principali difficoltà di attuazione e rispondere alle questioni sollevate dai portatori di interessi. Le prime tendenze che emergono dai dati comunicati dalle imprese mostrano che in tutti i settori economici chiave si fa sempre più uso della tassonomia dell’UE per mettere in atto la transizione: ad esempio, le prime informazioni sulla tassonomia comunicate quest’anno dalle imprese delineano tendenze incoraggianti tra le grandi società non finanziarie, per molte delle quali i valori di allineamento alla tassonomia risultano in crescita, in particolare quelli delle loro spese in conto capitale.

Innanzitutto la Commissione ha elaborato una serie di misure e iniziative recenti mirate a facilitare l’uso delle norme e aiutare i portatori di interesse ad applicarle. La Commissione pubblica anche la guida all’uso della tassonomia UE, documento d’orientamento per i non addetti ai lavori. Sostenere le imprese e il settore finanziario nell’applicazione della tassonomia dell’UE e del quadro per la finanza sostenibile è un compito cui la Commissione darà grande preminenza in futuro.

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Finanziamento della transizione

Il pacchetto presentato dimostra come il quadro giuridico dell’UE possa essere utilizzato in modo efficace per agevolare il finanziamento della transizione. Le raccomandazioni formulate sul finanziamento della transizione intendono fornire alle imprese e al settore finanziario orientamenti ed esempi pratici, che mostrino come usare su base volontaria i vari strumenti del quadro per la finanza sostenibile per dirigere gli investimenti nella transizione e gestire i rischi derivanti dai cambiamenti climatici e dal degrado ambientale. L’obiettivo è di agevolare il finanziamento della transizione, non solo alle imprese che sono già sulla buona strada, ma anche a quelle che partono da situazioni diverse, incoraggiandole ad adottare piani o obiettivi credibili per migliorare le loro prestazioni di sostenibilità. Viene riconosciuta la necessità di risolvere alcune difficoltà cui sono confrontate in particolare le piccole e medie imprese.

Contesto e prossime tappe

Gli atti delegati della tassonomia dell’UE sono approvati in linea di principio e, una volta disponibili in tutte le lingue ufficiali dell’UE, saranno adottati e trasmessi al Parlamento europeo e al Consiglio, che avranno quattro mesi di tempo per esaminarli (con possibilità di proroga di altri due mesi). Dovrebbero applicarsi a partire da gennaio 2024.

Per quanto riguarda la proposta di regolamento sulle agenzie di rating ESG, la Commissione si accinge a discuterla con il Parlamento europeo e il Consiglio.

Il pacchetto presentato è stato preceduto dall’avvio, venerdì 9 giugno, del periodo di consultazione di quattro settimane durante il quale si raccoglieranno le osservazioni su una prima serie di principi di informativa sulla sostenibilità per le imprese. L’esistenza di principi obbligatori di informativa sarà garanzia di trasparenza e comparabilità delle informazioni sulla sostenibilità. La Commissione vaglierà i riscontri ricevuti prima di adottare i principi sotto forma di atti delegati e sottoporli al controllo del Parlamento europeo e del Consiglio. Una volta adottati, i principi di informativa saranno utilizzati dalle imprese soggette alla direttiva relativa alla comunicazione societaria sulla sostenibilità (CSRD): sarà così segnata una nuova tappa nella transizione verso un’economia sostenibile nell’UE.

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