Con il D.L.vo 14 novembre 2016, n. 227 il legislatore nazionale ha introdotto novità in tema per quanto riguarda la normativa sugli Organismi Geneticamente Modificati (OGM).

In vigore dal 11 dicembre 2016, il Decreto in questione apporta una serie di modifiche al D.L.vo 8 luglio 2003, n. 224 (recante la disciplina nazionale in tema di OGM), al fine di dare attuazione alla Direttiva (UE) n. 2015/412. Questa Direttiva, che a sua volta modifica la Direttiva 2001/18/CE, conferisce agli Stati membri la possibilità di adottare misure che limitano o vietano in tutto il territorio o in parte di esso la coltivazione di un OGM o di un gruppo di OGM in fase di autorizzazione o già autorizzati a livello europeo.

Per effetto del Decreto in esame, infatti, è stato introdotto nel D.L.vo n. 224/2003 un nuovo Titolo III-bis recante “Limitazione e divieto di coltivazione di OGM sul territorio nazionale”, che fornisce appunto “le procedure per limitare o vietare la coltivazione di OGM sul territorio nazionale, in attuazione della direttiva (UE) 2015/412”. In caso di inosservanza di tali previsioni sono inoltre previste apposite sanzioni (v. nuovo art. 35-bis). (GG)


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