Nelle settimane scorse, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha trasmesso a Bruxelles la proposta di aggiornamento del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima, rispondendo alla chiamata dell’UE e rispettando così la scadenza prefissata. L’invio a Bruxelles della proposta avvia l’iter di aggiornamento del Piano, con l’approvazione definitiva del nuovo testo prevista entro giugno del 2024.

La proposta attualmente è al vaglio dell’Europa e nei prossimi mesi sarà oggetto della valutazione ambientale strategica (VAS). Il MASE con una nota ha commentato l’invio del PNIEC il quale viene riportato che nel testo si prevede “una quota del 40% di rinnovabili nei consumi finali lordi di energia che sale al 65% per i consumi solo elettrici. Il 37% di energia da rinnovabili per riscaldamento e raffrescamento, il 31% nei trasporti, 42% di idrogeno da rinnovabili per gli usi dell’industria”.

Il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima stabilisce gli obiettivi nazionali al 2030 sull’efficienza energetica, sulle fonti rinnovabili e sulla riduzione delle emissioni di CO2, non solo, fissa gli obiettivi in tema di sicurezza energetica, interconnessioni, mercato unico dell’energia e competitività, sviluppo e mobilità sostenibile, predisponendo e delineando le misure che saranno attuate per assicurare il raggiungimento degli stessi.

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Gli obiettivi generali perseguiti dall’Italia sono:

  1. accelerare il percorso di decarbonizzazione, considerando il 2030 come una tappa intermedia verso una decarbonizzazione profonda del settore energetico entro il 2050;
  2. mettere il cittadino e le imprese al centro, in modo che siano protagonisti e beneficiari della trasformazione energetica e non solo soggetti finanziatori delle politiche attive; ciò significa promozione dell’autoconsumo e delle comunità dell’energia rinnovabile;
  3. favorire l’evoluzione del sistema energetico;
  4. promuovere l’efficienza energetica in tutti i settori, come strumento per la tutela dell’ambiente, il miglioramento della sicurezza energetica e la riduzione della spesa energetica per famiglie e imprese;
  5. promuovere l’elettrificazione dei consumi, in particolare nel settore civile e nei trasporti, come strumento per migliorare anche la qualità dell’aria e dell’ambiente;
  6. accompagnare l’evoluzione del sistema energetico con attività di ricerca e innovazione;
  7. adottare obiettivi e misure che riducano i potenziali impatti negativi della trasformazione energetica su altri obiettivi parimenti rilevanti, quali la qualità dell’aria e dei corpi idrici, il contenimento del consumo di suolo e la tutela del paesaggio.

 

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