Si allarga la famiglia dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE): il 15 agosto 2018 entra in vigore il sistema “open scope” previsto dal Decreto Legislativo 49/2014, la normativa che regola il fine vita delle apparecchiature elettriche ed elettroniche, applicata finora, in via transitoria, ad un definito elenco di 10 specifiche categorie di prodotti.

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Dal 15 agosto, in pratica, il c.d. “open scope” determinerà l’estensione della vigenza di questa normativa a tutte le apparecchiature elettriche ed elettroniche immesse sul mercato italiano non esplicitamente escluse (v. RAEE: Verso l’”open scope).

Lo ricorda il Consorzio Remedia, sistema collettivo dei Produttori di apparecchiature tecnologiche, anticipando che le apparecchiature da gestire passeranno “dalle attuali 825.000 tonnellate immesse al consumo a circa 2 milioni all’anno a partire dal 2018 (1,2 milioni di tonnellate in più)” e che tale incremento porterà:

  • 13/15 mila posti di lavoro in più
  • 98/112 milioni di euro di valore economico associato alle emissioni risparmiate
  • 250 milioni di euro di risparmio nell’acquisto di materie prime

Buone prospettive anche per la qualità dell’aria: se i target di raccolta differenziata (45% per il triennio 2016-2018, 65% dal 2019) saranno raggiunti, precisa Remedia, “il passaggio al nuovo sistema determinerà anche un netto calo delle emissioni di CO2 pari a 2,2/2,5 milioni di tonnellate all’anno.


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